La crisi perenne del sistema ospedaliero calabrese
Carenza di personale, ritardi nei progetti del Pnrr e strutture fatiscenti aggravano la situazione sanitaria in Calabria

La sanità calabrese sta affrontando una crisi profonda, caratterizzata da carenze strutturali, mancanza di personale e ritardi nell'attuazione dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Carenza di personale medico
Uno dei problemi più gravi è la carenza di medici e infermieri. Oltre a strutture ormai quasi tutte fatiscenti. Recentemente, su 159 posti banditi per l'emergenza-urgenza, solo 13 medici hanno presentato domanda, evidenziando la scarsa attrattività del sistema sanitario regionale. Per sopperire a questa mancanza, la Regione ha reclutato circa 500 medici cubani, che attualmente mantengono operativi molti reparti ospedalieri.
Ritardi nei progetti del Pnrr
La realizzazione di nuove strutture sanitarie previste dal Pnrr procede a rilento. Ad esempio, l'ospedale di Cariati, chiuso nel 2010, attende ancora la riapertura nonostante i decreti emanati. Inoltre, il 90% dei progetti relativi alle Case della comunità e agli Ospedali di comunità sono ancora bloccati, mettendo a rischio le risorse stanziate.
Dichiarazione dello stato di emergenza
A marzo 2025, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per il sistema ospedaliero calabrese per una durata di dodici mesi, accogliendo la richiesta del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Questo provvedimento mira ad accelerare la costruzione di nuovi ospedali e a migliorare la gestione delle strutture esistenti.
Situazione critica nelle aree interne
Le zone interne della Calabria sono particolarmente colpite, con ospedali che presentano strutture fatiscenti, attrezzature obsolete e personale insufficiente. La chiusura di reparti e la mancanza di specialisti costringono molti cittadini a spostarsi fuori regione per ricevere cure adeguate, aggravando il fenomeno della migrazione sanitaria.
Servono interventi urgenti
La sanità calabrese necessita di interventi urgenti e strutturali per garantire ai cittadini il diritto a cure adeguate. È fondamentale che le istituzioni regionali e nazionali collaborino per superare le criticità attuali, investendo nelle risorse umane e nell'ammodernamento delle infrastrutture sanitarie.