La nave Amerigo Vespucci incanta Crotone ma lascia fuori i non prenotati
La “nave più bella del mondo” apre il tour calabrese tra storia e simboli, ma la configurazione del porto impedisce la vista a chi è rimasto senza accesso

La Vespucci apre il tour calabrese a Crotone
È approdata nel porto di Crotone la nave scuola Amerigo Vespucci, gioiello della Marina Militare e simbolo del prestigio italiano nel mondo. Elegante, imponente e carica di storia, la “nave più bella del mondo” ha aperto oggi le porte ai visitatori, dando il via al tour calabrese che proseguirà a Reggio Calabria dal 5 al 7 maggio. La giornata è stata segnata da un’atmosfera sobria, con la bandiera tricolore a mezz’asta in segno di lutto per la morte di Papa Francesco. Nessuna cerimonia ufficiale, ma una visita istituzionale composta dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il prefetto Franca Ferraro, il sindaco Vincenzo Voce e il presidente della Provincia Sergio Ferrari, accolti a bordo dal comandante Giuseppe Lai.
Un vanto della Marina Militare
La tappa crotonese è l’ottava del tour mediterraneo con cui la Vespucci sta concludendo il suo giro del mondo, durato oltre 20 mesi, durante i quali ha toccato trenta Paesi e accolto più di 400 mila visitatori. Varata nel 1931, costruita interamente nel Regio Cantiere di Castellammare di Stabia, la nave è l’unità più longeva ancora in servizio nella Marina Militare. Con i suoi tre alberi maestosi, l’attrezzatura velica imponente e una lunghezza complessiva di 101 metri, rappresenta una vera “palestra del mare”. Il motto inciso a bordo, “Non chi comincia, ma quel che persevera”, racchiude lo spirito formativo della nave.
Delusione tra i cittadini non prenotati
Nel pomeriggio, la Vespucci ha aperto le visite al pubblico prenotato. Tuttavia, centinaia di cittadini rimasti senza prenotazione non hanno potuto nemmeno avvicinarsi alla nave. A causa della configurazione del porto di Crotone, la vista dall’esterno risulta quasi impossibile. Tanti hanno espresso rammarico per l’assenza di un percorso dedicato, come avvenuto in altre città, che avrebbe permesso almeno una visione ravvicinata della storica imbarcazione.