Referendum
Referendum

Domenica prossima, 1° dicembre, i cittadini iscritti nelle liste elettorali di Cosenza, Rende e Castrolibero saranno chiamati a pronunciarsi su una questione di grande importanza: l’istituzione di un nuovo Comune attraverso la fusione dei tre attuali enti. Il referendum consultivo, indetto con decreto del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, rappresenta un passaggio cruciale per il futuro amministrativo e territoriale di questa area strategica della Calabria.

Il Quesito del Referendum

Il quesito sul quale i cittadini dovranno esprimersi è articolato in due parti fondamentali:

Approvazione della fusione:

"Volete voi che sia approvata la proposta di legge n. 177/XII e che sia istituito un nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero?"
Denominazione del nuovo Comune:

"Quali delle seguenti denominazioni volete che assuma il nuovo comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero?"
a) Cosenza
b) Cosenza Rende Castrolibero
c) Nuova Cosenza
Il doppio quesito richiede ai cittadini di prendere una decisione su due aspetti interconnessi: la creazione di una nuova entità amministrativa e il nome che essa dovrebbe assumere, evidenziando l’importanza sia della struttura istituzionale sia dell’identità culturale e storica che il nuovo Comune rappresenterà.

Caratteristiche del Referendum

Questo referendum si distingue per alcune peculiarità:

Obbligatorietà: Il referendum è obbligatorio in caso di modifica dei confini territoriali comunali, come previsto dalla normativa vigente.

Carattere consultivo: Nonostante la sua importanza, il referendum non è vincolante. Ciò significa che il risultato fornirà un’indicazione alle autorità, che dovranno poi prendere la decisione definitiva.

Assenza di quorum: La validità della consultazione non è subordinata al raggiungimento di una soglia minima di partecipazione. Anche una bassa affluenza non comprometterà la legittimità del risultato.

Orari di voto: I seggi saranno aperti dalle ore 8:00 alle ore 21:00, consentendo ai cittadini una finestra ampia per esercitare il proprio diritto di voto.

Origine del Referendum e il Ruolo della Regione Calabria

La consultazione referendaria è stata indetta con un decreto firmato l’8 ottobre scorso dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Tale decreto trae origine da una deliberazione adottata dal Consiglio regionale nella seduta del 26 luglio. La proposta di legge che ha dato vita al quesito referendario è stata presentata da un gruppo di consiglieri regionali appartenenti a diverse formazioni politiche:

Forza Italia: Pierluigi Caputo, Gianluca Gallo e Pasqualina Straface
Fratelli d’Italia: Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino e Pietro Molinaro
Unione di Centro: Giuseppe Graziano
Lega: Katya Gentile
Questo ampio sostegno politico trasversale evidenzia l’interesse condiviso per una riorganizzazione territoriale che potrebbe portare benefici in termini di efficienza amministrativa e sviluppo locale.

La Fusione: Un’opportunità o una Sfida?

La proposta di fusione dei tre Comuni solleva un dibattito acceso tra i cittadini, le istituzioni e le forze politiche. Da un lato, si evidenziano i potenziali vantaggi derivanti dall’aggregazione di risorse e competenze; dall’altro, si sottolineano le possibili criticità legate alla perdita di identità locale e all’incremento delle complessità gestionali.

Vantaggi della Fusione

Efficienza amministrativa: La creazione di un unico ente potrebbe favorire una gestione più snella e razionale delle risorse, con un’unificazione dei servizi e una riduzione dei costi burocratici.

Maggior peso politico e finanziario: Un Comune più grande avrebbe una maggiore capacità di rappresentanza nei confronti delle istituzioni regionali, nazionali ed europee, facilitando l’accesso ai finanziamenti e ai progetti di sviluppo.

Pianificazione territoriale integrata: La fusione consentirebbe di superare le frammentazioni amministrative attuali, favorendo una pianificazione più coerente e strategica dello sviluppo urbano, infrastrutturale ed economico.

Sfide e Criticità

Perdita di identità locale: Molti cittadini temono che la fusione possa compromettere le specificità culturali e storiche di ciascun Comune, riducendone l’importanza a favore di una struttura amministrativa più anonima.

Rischi di centralizzazione: Vi è il timore che i servizi e le risorse si concentrino in una delle aree (probabilmente Cosenza), a discapito delle altre, creando squilibri territoriali.

Complessità di transizione: La fusione richiederebbe un complesso processo di armonizzazione delle strutture amministrative, dei regolamenti e delle politiche locali, con il rischio di inefficienze temporanee.

Il Dilemma del Nome

Un aspetto cruciale del referendum riguarda la denominazione del nuovo Comune. Le opzioni proposte riflettono diverse visioni dell’identità territoriale:

Cosenza: Questa scelta richiama la centralità storica e culturale del capoluogo attuale, ma potrebbe essere percepita come penalizzante per Rende e Castrolibero.

Cosenza Rende Castrolibero: Una denominazione inclusiva che riconosce l’importanza di tutti e tre i Comuni, ma rischia di risultare poco pratica per la comunicazione istituzionale.

Nuova Cosenza: Una soluzione che guarda al futuro, sottolineando l’innovazione e il cambiamento, ma che potrebbe non soddisfare pienamente chi teme la perdita di radici storiche.

La Partecipazione dei Cittadini

Il referendum rappresenta un’occasione unica per i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero di esprimere la propria opinione su una decisione che influenzerà il futuro del territorio. La consultazione, pur non essendo vincolante, offrirà un’indicazione preziosa alle istituzioni, che dovranno tenere conto della volontà popolare.

Prospettive Future

Indipendentemente dall’esito del referendum, la consultazione evidenzia la necessità di un dibattito ampio e approfondito sul futuro dei Comuni italiani. La fusione tra enti locali rappresenta una delle possibili risposte alle sfide contemporanee, ma richiede un’attenta valutazione dei costi e dei benefici, oltre che una gestione trasparente e partecipativa del processo. La giornata di domenica 1° dicembre sarà dunque un momento storico per le comunità di Cosenza, Rende e Castrolibero, chiamate a decidere se intraprendere insieme un nuovo cammino verso una governance territoriale più unitaria e integrata tramite la Città unica.