Nelle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. del Tribunale di Locri su richiesta della Procura della Repubblica. L’operazione ha portato agli arresti domiciliari l’ex Sindaco e un Assessore "pro-tempore" del Comune di San Luca, in carica tra maggio 2019 e giugno 2024. Contestualmente, altri quattro indagati, dirigenti della società calcistica "A.S.D. San Luca 1961", sono stati colpiti dalla misura dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Lo stadio comunale "C. Alvaro", gestito dalla stessa società, è stato sottoposto a sequestro preventivo e revocato in concessione.

Le accuse: turbata libertà degli incanti e falsi ideologici

Gli indagati dovranno rispondere di diversi reati, tra cui turbata libertà degli incanti e falso ideologico in atti pubblici. Le accuse riguardano due vicende principali. La prima è legata all’assegnazione degli spazi pubblici presso l’Area Mercatale del Santuario di Polsi durante la "Fiera della Montagna" del settembre 2022. La seconda riguarda la concessione irregolare dello stadio comunale "C. Alvaro" alla società "A.S.D. San Luca 1961". Secondo gli inquirenti, i rappresentanti comunali avrebbero falsificato documenti, eluso bandi di gara e favorito soggetti legati alla criminalità organizzata locale, compromettendo i principi di trasparenza e legalità amministrativa.

San Luca

Le indagini: intercettazioni e documenti rivelano accordi illeciti

Le indagini, condotte dai Carabinieri di San Luca, hanno preso avvio da controlli amministrativi effettuati durante la "Fiera della Montagna" presso il Santuario di Polsi, luogo simbolico storicamente legato alla 'Ndrangheta. Attraverso intercettazioni ambientali e analisi di documenti, è emersa un’intesa collusiva tra l’Amministrazione comunale e alcuni commercianti legati alla criminalità organizzata, che hanno ricevuto concessioni irregolari per attività commerciali. Gli atti, privi di istruttorie e graduatorie, venivano rilasciati senza seguire le procedure di gara previste, in favore di soggetti già colpiti da condanne definitive o misure antimafia.

Parallelamente, le indagini hanno svelato un accordo fraudolento tra i rappresentanti comunali e i dirigenti dell’A.S.D. San Luca 1961, finalizzato a ottenere la concessione dello stadio comunale "C. Alvaro". Gli incontri, documentati da intercettazioni, hanno ricostruito un piano per favorire la società sportiva nonostante le inadempienze contrattuali pregresse, consentendole di gestire l’impianto a condizioni economiche vantaggiose e a spese dell’amministrazione comunale. Falsi attestati di agibilità, rilasciati dal Sindaco, hanno inoltre permesso alla squadra di continuare a giocare con pubblico pagante.

Stato delle indagini e presunzione di innocenza

L’ordinanza del G.I.P. ha riconosciuto la gravità degli indizi di reato a carico degli indagati, ma il procedimento si trova ancora nella fase preliminare. Gli indagati restano presunti innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva. L’indagine continua a raccogliere elementi per definire il quadro completo delle responsabilità.