Sequestrato depuratore a Girifalco, reflui scaricati in torrente.
L'operazione di controllo è stata effettuata della Guardia Costiera
Militari del Nucleo operativo di Polizia ambientale dell'Ufficio circondariale marittimo di Soverato, hanno posto sotto sequestro penale il depuratore del Comune di Girifalco in una indagine nel corso della quale ad alcune persone è stata contestata l'ipotesi di reato di abbandono di rifiuti speciali tra cui vaglio, sabbie, fanghi e reflui fognari.
Il controllo all'impianto
Nel corso del controllo effettuato all'impianto, sarebbero state rilevate diverse anomalie ed in particolare sarebbe stato trovato un tubo "by-pass" dal quale fuoriuscivano reflui fognari non depurati che scaricano direttamente nel fosso "Maligno".
Oltre al sequestro, ai responsabili è stata comminata una sanzione amministrativa per scarico di reflui in uscita con superamento limiti tabellari che prevede una sanzione pecuniaria da 3.000 a 30.000 euro.
Analoghi controlli sono stati effettuati a Girifalco anche al depuratore delle acque reflue del comune di Borgia dove sarebbe stato riscontrato che i fanghi di depurazione venivano abbandonati nelle acque superficiali, ragione per cui il responsabile è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria.
Le conseguenze
Allo stesso soggetto è stata contestata anche una sanzione amministrativa con un minimo di 6.000 euro ed un massimo di 60.000 euro in quanto nel depuratore è stato trovato un tubo in plastica che collega la vasca di arrivo reflui direttamente al pozzetto finale d'uscita costituendo un cosiddetto "by-pass" che permette l'immissione in ambiente di reflui urbani non depurati.