Film Commission, Occhiuto presenta lo "skipper" Gabriele, Tavernise risponde: "Si mistificano i fatti"
Il presidente Occhiuto in un video pubblicato sui social presenta e chiede scusa a Gabriele, lo "skipper" che è stato coinvolto nella vicenda riguardante la mancata trasparenza sui consulenti di Calabria Film Commission. Tavernise (M5S) risponde

"Quasi mai rispondo all'opposizione, preferisco occuparmi di cose concrete. Questa volta ho deciso di farlo, per Gabriele, per i ragazzi coinvolti e perché anche la sopportazione dell'ipocrisia ha un limite" Queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a seguito dell'interrogazione, avvenuta nei giorni scorsi in consiglio regionale, da parte dell'opposizione, relativamente alla mancata trasparenza di Calabria Film Commission e la scelta dei consulenti che, secondo il capogruppo M5S Davide Tavernise, non sarebbero stati scelti per le loro competenze. A tal proposito, il governatore ha registrato un video, successivamente postato sui suoi canali social, seduto accanto a Gabriele, lo “skipper” preso in causa, prima dal giornale ‘Il Fatto Quotidiano’ e successivamente in aula dallo stesso Tavernise.
Occhiuto presenta lo “skipper” Gabriele
“Gabriele, togliti il visore perché voglio presentarti ai calabresi. Lui è Gabriele, un giovane straordinario calabrese che però la mia opposizione ha definito uno “skipper” e si è detta – l’opposizione – scandalizzata, che Film Commission, l’agenzia che si occupa della promozione in Calabria, abbia dato una consulenza a Gabriele. - afferma Occhiuto - Perché è stato scelto Gabriele? Perché è bravissimo, perché è un videomaker che abbiamo conosciuto proprio, ha fatto dei filmati straordinari, ha fatto milioni di visualizzazioni, ha fatto premiare la Calabria con un suo filmato per la regione con la spiaggia più bella d’Europa. E’ stato scelto per merito, quindi mi dispiace Gabriele se a volte una politica “stracciona” anche in Calabria pensa che tutti facciano scelte come le farebbero loro.”
Occhiuto in consiglio regionale: “Non dovete pensare che gli altri siano come voi”
Durante il video, Occhiuto riprende alcuni passaggi della risposta all'interrogazione sollevata a Tavernise durante l'ultimo consiglio regionale. “Sotto la gestione del centrosinistra, Film Commission ha stipulato addirittura dei contratti assicurativi ai consulenti. Diverse centinaia di migliaia di euro per fare assicurazioni sulla vita ai consulenti, non dipendenti, consulenti. Degli incarichi che Film Commission ha dato ad un unico avvocato fino al 2020 per 500mila euro, sono cose che sono state inviate alla Procura della Repubblica. Non dovete pensare che gli altri siano come voi”
Le scuse di Occhiuto
“Pensano che tu - Occhiuto si rivolge a Gabriele - sia stato scelto per altre ragioni e non perché sei davvero così capace quindi sono io che ti chiedo scusa perché sei stato messo in mezzo, sei stato un po' infangato e di questo mi dispiace.”
Le immagini condivise da Tavernise
Il governatore ha ripreso la discussione avvenuta durante il consiglio regionale quando ha estratto alcuni screenshot in cui si dava evidenza di come Tavernise avesse condiviso le produzioni video di Gabriele. “Questo skipper è un videomaker di straordinarie capacità che, onorevole Tavernise, le immagini di questo skipper lei le ha condiviso più volte sui suoi social. E’ un ragazzo che è stato in America, che è tornato e che si è detto contento di essere selezionato per immagini apprezzate da tutti, apprezzate anche da lei per le condivisioni che ha fatto per il lavoro di questo ragazzo sui suoi social.”
Gabriele: “Non accetto scuse dalla politica”
Gabriele ha poi preso la parola, ringraziando il Presidente per le scuse. “Grazie presidente, accetto le scuse ovviamente, non accetto le scuse della politica che cerca di infangare. Io sono stato tanti anni fuori dalla Calabria, sono stato in America, un po' in giro per il mondo, adesso sono tornato, vorrei restare qui e apprezzo comunque anche il vostro lavoro, cioè mi avete trovato, non siamo amici, non siamo “compari”, non siamo niente.”
Occhiuto: “Abbiamo scelto solo in base al merito e alla qualità”
“Siccome ho visto che era così bravo, gli ho detto ma perché non vieni nella mia segreteria e mi dai una mano? - queste le parole di chiusura di Occhiuto durante il consiglio regionale - Perché un altro consulente, a cui si fa riferimento è una persona che è stata chiamata ad occuparsi dei social di Calabria Straordinaria, dei quali di fatto si occupa la mia assistente Veronica nel periodo in cui la mia assistente era in coma, per altro anche questo, un ragazzo che non è calabrese, quindi non potrebbe nemmeno votarmi. Non dovete pensare che gli altri siano come voi. Non dovete pensare che tutti siano come voi. Soprattutto chi fa il Presidente della Regione oggi ha scelto, 3 anni e mezzo fa, di fare un cambio di passo “completamente completo” rispetto al passato perché non si prendono i voti facendo clientele o sulla base delle scelte, sull’appartenenza politica, si prendono i voti se si riesce, per esempio attraverso Film Commission, a rendere orgogliosi i calabresi, anche quelli che stanno fuori dalla Calabria perché c’è un ente che si occupa della promozione della Calabria che finalmente fa parlare della Calabria per le sue bellezze. Quindi, non si preoccupi, per quanto riguarda questo governo regionale le scelte che si fanno, le scelte che si faranno, saranno sempre scelte improntate soltanto al merito e alla qualità. Noi non scegliamo i nostri consulenti come lei ha scelto i suoi”
La risposta di Tavernise
A seguito del video pubblicato sui social dal presidente Occhiuto, il capogruppo pentastellato ha diffuso una nota di risposta. "Roberto Occhiuto continua a mistificare i fatti e a nascondersi dietro attacchi personali - scrive Tavernise - evitando accuratamente di rispondere nel merito della mia interrogazione sulla Calabria Film Commission. La verità è chiara: la trasparenza è stata sacrificata sull'altare del clientelismo, con un ente che non pubblica le determine di spesa e che, messo alle strette dalla mia interrogazione, ha provato a rabberciare una soluzione con un link sul sito della Fondazione che rimanda direttamente alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici, che è il portale dell'Anac dove ci sono i contratti di tutta Italia. Un trucco per prendere tempo e far finta di rispettare le regole, quando in realtà si continua a calpestare ogni principio di buona amministrazione. Perché anche la Calabria Film Commission, come ogni ente pubblico, ha l'obbligo di pubblicare tutti gli atti prodotti sul proprio sito. Ma si sa, Occhiuto è maestro nel cercare di distrarre l'opinione pubblica dai veri problemi, attaccando chi denuncia le sue mancanze. Ma la realtà è che la sua amministrazione è un disastro annunciato: mentre la Calabria affonda sotto il peso delle inefficienze e delle clientele, lui si preoccupa solo di proteggere il suo cerchio magico.
Tavernise: “Una gestione opaca e scandalosa”
“Il caso della Calabria Film Commission - continua nella nota - è solo uno dei tanti esempi di una gestione opaca e scandalosa. Le determine di spesa restano nascoste, le selezioni per nuovi incarichi si svolgono senza alcuna chiarezza e ogni richiesta di trasparenza si scontra con un muro di silenzi e rinvii. Chi gestisce le risorse pubbliche ha il dovere di rendere conto ai cittadini, ma in Calabria le regole valgono solo quando fa comodo a chi comanda.”
Il ruolo di Luciano Vigna
“E poi c'è Luciano Vigna, il simbolo del potere accentrato nelle mani di pochi fedelissimi. - scrive Tavernise - Direttore della Film Commission, capo di Gabinetto della Giunta, commissario straordinario di Arrical: tre ruoli apicali per un solo uomo, messo lì per garantire il totale controllo su settori strategici. Una gestione padronale che calpesta ogni logica istituzionale, in perfetta continuità con il sistema di potere di Occhiuto. Già anni fa si parlava di conflitto d'interessi, ma oggi la situazione è ancora più grave: la Calabria è ostaggio di un governo regionale che premia solo i fedeli e ignora i cittadini. Intanto, la Film Commission continua a sfornare determine oscure e a gestire selezioni su misura. Il presidente della commissione esaminatrice? Ovviamente sempre lui, Luciano Vigna. È un sistema chiuso, blindato, dove il controllo è totale e la trasparenza inesistente. Chi prova a chiedere spiegazioni si scontra con la solita arroganza del potere, che preferisce il silenzio alle risposte. Occhiuto può continuare a mistificare, ma non può nascondere all'infinito la polvere sotto il tappeto. - conclude - Io continuerò a denunciare ogni abuso, ogni spreco, ogni inganno. La Calabria merita di più di questa amministrazione che ha ridotto la regione a un feudo personale.”