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Nomi di fantasia per proteggere l'identità dei coinvolti

Un nuovo inquietante tassello emerge nell’indagine sui presunti maltrattamenti a due minori, culminata con l’arresto di Marco Ricci, compagno di Laura Bianchi, madre dei bambini. Le intercettazioni registrate dagli inquirenti dipingono un quadro allarmante: non solo la consapevolezza delle violenze, ma anche un tentativo deliberato di alterare la realtà per evitare conseguenze legali.

UN DIALOGO CHE NON LASCIA SPAZIO A DUBBI

Una delle intercettazioni più rilevanti riguarda una telefonata tra la nonna materna dei bambini, Anna Rossi, e il padre di Marco Ricci, Giuseppe Ricci. I due, ignari di essere ascoltati, discutono delle condizioni di salute di uno dei minori e dell’urgenza di costruire una versione alternativa della vicenda per sviare eventuali indagini.

Di seguito, la trascrizione integrale della conversazione intercettata:

 

ROSSI Anna: "Giu io non lo so con sto bambino come va a finire... non lo so io la vedo... la vedo dura io sta cosa sta cosa qua io la vedo dura... con il fatto di questo bambino è una tragedia io ve lo dico guarda... io che ci dico mo a loro ai giornalisti... dov'è il bambino?"

RICCI Giovanni: "Eh?"

ROSSI Anna: "Dice perché non ha il bambino con lei? ... Che ci dico? ... Dov'é?"

RICCI Giovanni: "E non lo so..."

ROSSI Anna: "Eh... Giu... non lo so..."

RICCI Giovanni: "Aspetta che ti do una mano..."

ROSSI Anna: "IL BAMBINO POSSONO VEDERE CHE C'HA IL BRACCIO ROTTO ... IO DOPO CHE CI VADO A DIRE?"

RICCI Giovanni: "CHE IERI SERA ERA CADUTO!"

ROSSI Anna: "SI EH Giu..."

RICCI Giovanni: "Uhm... PERÒ COSÌ NOI NON FACCIAMO ALTRO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE SECONDO ME..."

ROSSI Anna: "CHE DEVO FARE? ... CIOÈ L'AVVOCATO FRANCESCA NEANCHE LO SA DA COME HO CAPITO."

RICCI Giovanni: "Uhm..."

ROSSI Anna: "CHE C'HO IL BAMBINO COSÌ... HAI CAPITO?... QUELLA DICE PERCHÉ NON ME L'AVETE DETTO?"

RICCI Giovanni: "E DIGLIELO... DIGLIELO..."

ROSSI Anna: "È con la giornalista mo lei..."

RICCI Giovanni: "SE NO DEVI DIRE... DEVI SCAPPARE UN ATTIMO ALL'OSPEDALE... A BELVEDERE."

ROSSI Anna: "UHM..."

RICCI Giovanni: "E CE LO PORTI E CI DICI CHE È CADUTO ADESSO..."

ROSSI Anna: "Giu ANCORA DI PIÙ ANDIAMO NEI GUAI... DICE GUARDA CASO..."

RICCI Giovanni: "UHM..."

 

 IL GIUDICE: "UNA VERITÀ ALTERATA PER COPRIRE LE RESPONSABILITÀ"

Successivamente, Anna Rossi telefona al proprio avvocato per discutere della situazione, palesando il proprio disagio nel dover giustificare l'assenza del bambino:

 

ROSSI Anna: "Sono a casa... sono arrivati... CHE CI DICO DOV'È IL BAMBINO?"

RICCI GiuseppeEh?"

ROSSI Anna: "CHE CI DICO DOV'È IL BAMBINO?... SE LO VOGLIONO SAPERE..."

RICCI Giuseppe (incomprensibile)

ROSSI Anna: "Giu NON LO SO..."

RICCI Giuseppe "E COME DOBBIAMO FARE?"

ROSSI Anna: "NON LO SO ... È CON I NONNI CI DICO..."

RICCI Giuseppe "È CON I NONNI... ce lo devi portare dai nonni... e se poi dicono con quali nonni?"

ROSSI Anna: "Voi!!! ... E che ci devo dire Giu? ... È con i nonni... e che ci dico... se ci dico che è a casa di mio padre no che ne so che non chiamano a papà... e papà non sa niente di tutta sta storia non lo so come devo fare Giu non lo so..."

RICCI Giuseppe: (incomprensibile)

ROSSI Anna: "È con i nonni, è con voi... e lo portate un po' in giro..."

 UN TENTATIVO DISPERATO DI ALTERARE LA REALTÀ

Le intercettazioni parlano chiaro: gli adulti coinvolti sapevano cosa fosse realmente accaduto al bambino e hanno cercato di nasconderlo, arrivando a costruire una versione alternativa dei fatti per depistare le indagini.

Il giudice, nell'ordinanza che ha portato all’arresto di Giuseppe Ricci, ha sottolineato come il contesto familiare fosse permeato da un clima omertoso e menzognero, dove chi avrebbe dovuto proteggere i bambini si è invece adoperato per nascondere la verità.

LE INDAGINI PROSEGUONO

Le autorità stanno ora ricostruendo l'intera catena di responsabilità, valutando la posizione di tutti coloro che, pur non avendo direttamente commesso violenze, hanno contribuito al loro insabbiamento

 IL SILENZIO UCCIDE, LA VERITÀ PROTEGGE

Questa vicenda è un monito su quanto sia importante non restare in silenzio di fronte a episodi di violenza domestica. Le intercettazioni hanno permesso di far emergere una realtà che altrimenti sarebbe rimasta nascosta.

Se sei a conoscenza di situazioni di abuso o violenza su minori, denuncia. Ogni voce può fare la differenza.