Gremita piazza SS Pietro e Paolo, ieri sera in occasione della proclamazione dei vincitori della XIII edizione del Pentedattilo Film Festival. Dopo un intenso confronto, i giurati hanno decretato i vincitori della quattro sezioni in gara dinnanzi ad un folto pubblico. A consegnare i premi, con loro anche i direttori artistici del Festival, Americo Melchionda ed Emanuele Milasi, la direttrice di produzione Maria Milasi e la responsabile dei rapporti con i registi Alessia Rotondo. A loro si deve la selezione di oltre 120 cortometraggi (di cui 90 in concorso), tra i 500 pervenuti da tutti i continenti. 

La sezione Territorio in movimento è stata vinta dalla commedia surreale francese Clac! di Fabien Ara, con menzione speciale riservata a Silent Mode della regista russa Lena Lanskih. Per la sezione Thriller la giuria ha optato per l’ex aequo tra La Bête del regista francese Filippo Meneghetti e Tomorrow Island della regista estone Gwenn Joyaux. Menzione speciale per Acide del regista francese Just Philippot, corto pluripremiato ai festival internazionali Clermont-Ferrand e Palm Springs nel 2018 e selezionato anche al Sundance Film festival. La produzione franco-spagnola Limones Deseisaocho La Banda di Daniela Godel si è aggiudicata la sezione Music 

 

Video mentre il corto dei registi tedeschi Valentin Riedl, Frédéric Schuld, intitolato Carlotta’s Face, ha vinto lasezione Animazione.  Per questa sezione la menzione speciale è andata a Haenyo, les femmes de la mer del regista francese Éloïc Gimenez. 

Alcuni dei premiati hanno inviato un video messaggio. Presenti per ritirare il premio, la regista russa Lena Lanskih e l’attore francese Serge Barbagallo. 

“Sono davvero molto contenta di questo premio e ringrazio tutti per questa esperienza così bella”, ha commentato Lena Lanskih.

“Quando Fabien Ara, il regista, mi ha chiesto di venire qui a rappresentarlo, sono stato contento. E’ un onore ricevere questo premio in Italia, paese al quale sono legato. Mio padre era siciliano e questa per me è la prima volta in Calabria. Ringrazio davvero tutti per questo riconoscimento e per l’esperienza che abbiamo condiviso”, ha commentato Serge Barbagallo. 

Con loro presenti al borgo anche i registi Daria Binevskaya (My name is Petya – Russia), Matteo Russo e il produttore Antonio Buscema (Amare Affondo – Italia), Davide Arosio, che con Massimo Alì Mohammad ha diretto Un’altra via (Italia),  Aleksandr Maslov, che con lo sceneggiatore Maksim Lagunov ha presentato il suo corto Charon (Russia) in anteprima mondiale a Pentedattilo, Francesco Faralli (Piccola foglia di vento – Italia). 

Tutti i corti insigniti di premi e menzioni speciali saranno proiettati nuovamente oggi, nella piazza di SS Pietro e Paolo, dopo l’incontro Filmmakers al borgo con registi, artisti e giurati previsto per le ore 19. Batterà ancora oggi, infatti, con proiezioni ed incontri al borgo, il cuore della programmazione della XIII edizione del Pentedattilo Film Festival, riconosciuto dalla Regione Calabria come Grande Festival di rilievo internazionale, nell’ambito della programmazione dei fondi Pac Calabria 2014/2020 annualità 2019, prodotto da Ram Film e patrocinato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Il festival si conferma non solo spazio di incontro tra persone, registi, attori, sceneggiatori, produttori, appassionati, ma anche luogo di contaminazione di esperienze, come quella del Gioia Tauro Film Festival, con direttore artistico Jonas Carpignano. I giurati impegnati sono stati Chiara Feriani (regista e 3D artist), Tino Franco (regista e produttore), Letizia Trunfio (attrice e produttrice) per la sezione Territori in Movimento, Demetrio Marra, presente al festival in rappresentanza di Luca Ieranò, Federica Scaglione, Francesco Melchiorri, Riccardo Bellini, Chiara Turco della rivista Birdmen per la sezione Thriller, Britt Raes (regista, illustratrice, animatrice), Claudio Martino (grafico, illustratore, modellatore 3D e animatore) e Claudio Quattrone (animatore 3D e 2 D) per la sezione Animazione. Per la sezione Music Video, presenti il regista Emiliano Barbucci e il giornalista e musicista Antonio Aprile. In giuria con loro anche l’altro registi Gaetano Crivaro, impossibilitato ad essere presente. Le motivazioni della giuria sono riportate in calce al presente comunicato. “Molto alta la qualità dei corti che abbiamo visionato, grande la varietà di linguaggi, di tecniche e di stili musicali, segno dell’importanza che questo festival ha ormai acquisito a livello internazionale”, ha commentato il giurato Antonio Aprile.

La serata si è conclusa con il concerto del cantautore calabrese Fabio Magagnino. La sua musica è uno scrigno di storie e ritmi della nostra terra. Il concerto è iniziato, infatti, con un racconto, quello dell’antica storia delle gelsominaie, delle loro mani minute e delicate, impegnate lungo le coste ioniche reggine a raccogliere i fiori di gelsomino prima del sorgere del sole. Poi la prima canzone, Jasmine Butterfly.

Ancora per oggi, il festival riserverà momenti di festa e condivisione. I corti più meritevoli, infatti, saranno insigniti anche dei riconoscimenti da parte della Direzione Artistica e del premio della critica assegnato dal circolo del cinema Cesare Zavattini di Reggio Calabria. Poi ancora proiezioni ed incontri al borgo. Nel pomeriggio i corti di animazione per i bambini nella scalinata Santa Barbara e tante prime nazionali nella sezioni fuori concorso Smile e Think per sorridere e riflettere: Die Bewegung Der Sterne di Jan Prazak (Austria), Blessed is the Man di Asaf Saban (Israele), Ba Guan di Clifford Miu (Thailandia) e Det Viktigaste Nu Är Att Må Dåligt di Björn Perborg  (Svezia).

Stamane l’evento correlato a cura dell’associazione Pro Pentedattilo, che festeggia 25 anni di attività e di impegno per la valorizzazione del borgo, dal titolo “La Pentedattilo del 2000……a 25 anni di distanza” e i tavoli di lavoro tematici. “Come un luogo così intenso, così forte e così vicino possa restare invisibile, questo uno tra gli interrogativi più stringenti emersi in questi giorni di incontro e confronto in questo borgo. Un interrogativo che approda alla necessità di un impegno costante non solo per rendere Pentedattilo più visibile da luoghi più lontani ma anche per stimolare l’acquisizione di un nuovo modo di guardare ai luoghi in cui si vive, a quelli prossimi e quelli più vicini”, ha sottolineato Paola Bortini dell’associazione Pro Pentedattilo. “Abbiamo ricordato gli albori di questa storia, quando nacque questa rete di persone calabresi, e non solo, che vollero resistere in questo borgo. In questi 25 anni diverse migliaia di giovani volontari, venuti da tutto il mondo, si sono rimboccati le maniche per rendere questo borgo accessibile, per proteggerlo dal fuoco e per preservarlo dal tempo e dall’incuria. Con i campi di lavoro, che dal 1994 hanno luogo, si impara concretamente il senso della custodia del creato e del rispetto dei luoghi, il valore della condivisione e dell’operosità al servizio della comunità. Il futuro riparte da qui, dalla forza di questa esperienza, dalla sua possibilità di essere replicabile qui e altrove. Pentedattilo è oggi un borgo in cui il lavoro educa e forma ed al contempo recupera luoghi che così hanno nuova possibilità di vita, nel segno della valorizzazione culturale e dell’impegno civile“, ha evidenziato Piero Milasi dell’associazione Pro Pentedattilo. Nel pomeriggio la biblioteca della Donne ospiterà masterclass a cura di Birdmen Magazine, storico partner del Festival, dedicato alla lettura critica e alla scrittura, attraverso l’analisi del cortometraggio vincitore della sezione Thriller. L’appuntamento segue la prima masterclass, svoltasi nei giorni scorsi al borgo ed incentrata sul confronto tra diverse tecniche di lavoro di animazione in 2D e 3D, con le registe Britt Raes, dal Belgio, Chiara Feriani, alla quale di devono gli effetti speciali del film Ghost in the shell. “Il cortometraggio offre al linguaggio di animazione un importante spazio di espressione e creatività. La durata ridotta del film consente alle tecniche di animazione, sempre particolarmente laboriose, di essere maggiormente accurate”, ha commentato Chiara Feriani. Prosegue al borgo anche la sezione Cinema e Parole con l’incontro con i registi e gli artisti presenti al borgo dei giornalisti dello Spettacolo Gispe, nuovo partner del Festival, in programma nel pomeriggio presso la biblioteca delle Donne che ieri ha ospitato la presentazione della raccolta corale di racconti Calabria d’Autore, edita da Morellini, alla presenza di Ivan Arilotta e Emanuele Milasi, con le letture curate da Maria Milasi, Americo Melchionda, Letizia Trunfio.

“E’ importante che i calabresi narrino la Calabria. Questa raccolta di racconti attraversa vari generi, dalla commedia al dramma, e offre uno spaccato di sensibilità e linguaggi che raccontano una terra vissuta, una casa in cui esperienze e situazioni personali si sono intrecciate con la grande Storia. Essa è voce di racconti intimi, come ad esempio il mio dedicato al legame che ho con Pentedattilo, luogo che conosco bene e che ho frequentato fin da bambino come volontario. L’esperienza con cui ho contribuito a questa pubblicazione è un racconto di formazione che narra di un gruppo di amici che vengono in questo borgo per vivere un’avventura e divertirsi. Quando andranno via, nulla sarà più come prima”, ha commentato uno degli autori Emanuele Milasi.

 

Pentedattilo Film Festival