Anche Netflix prende posizione e decide di interrompere i rapporti con la Russia a seguito della guerra in Ucraina. Non sarà più possibile iscriversi dal continente russo alla famosissima piattaforma streaming, ancora poco note, però, le “sorti” degli utenti già abbonati.

La comunicazione è arrivata da un portavoce dell’azienda statunitense alla CNBC, che, per quanto inizialmente si fosse mostrata contraria alla sospensione del milione di russi abbonati, ha optato per un dietro front.

La decisione iniziale di Netflix, infatti, era quella di mettere temporaneamente in pausa tutte le produzioni e acquisizioni relative alla Russia, tra cui un adattamento di Anna Karenina.

Continua così a crescere la lista di aziende occidentali che interrompono i loro servizi in Russia come segno di protesta.

In prima linea le più importanti banche: Visa, Master Card, Paypal e American Express hanno bloccato gli utilizzi delle carte in tutto il territorio russo, giustificandolo come conseguenza dell’attacco in Ucraina.

A sospendere le vendite nel Paese sono le più importanti multinazionali: Microsoft, Apple e Dell nel campo dell’informatica, seguono Nike e Ikea, tutti grandi marchi che hanno messo in standby anche la vendita online.