Riceviamo e pubblichiamo.

"La recrudescenza della pandemia sta determinando un aggravamento sociale ed economico senza precedenti. Subire la malattia da paziente ricoverato comporta un deterioramento non indifferente anche dal punto di vista psicologico.

Arrivato al pronto soccorso, in seguito all' aggravarsi del mio stato di salute, un gran numero di persone era in attesa di essere di visitata e di poter fare una tac, con annessa la preoccupazione di ricevere una diagnosi negativa che avrebbe comportato l'obbligo di ricovero.

Sono state ore trascorse in prenda all'agitazione e al malessere anche al solo pensiero di un' eventuale permanenza prolungata in pronto soccorso, considerata la carenza di posti letto e di personale sanitario dell'Annunziata.

La professionalità e l'umanità dei pochi sanitari presenti si sono contraddistinte e hanno reso il decorso in ospedale più tranquillo, nella speranza di una pronta guarigione.

Ritengo doveroso, quindi, ringraziare tutto il personale medico-sanitario, che soprattutto in questo periodo pandemico si sottopone a turni estenuanti, spesso senza ricevere il giusto sostegno e aiuto da parte delle autorità pubbliche e politiche.

Rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti alla dott.ssa Rita Carravetta che ha prestato la sua professionalità al nostro pronto soccorso nel giorno di Pasqua, al dott. Salvatore De Santis, infettivologo, e a tutti gli amici che mi hanno sostenuto e aiutato a superare al meglio questo momento difficile".

Oreste Valente, segretario provinciale Uiltemp Cosenza