Calabria
Concours Mondial de Bruxelles

Nel 2026, la Calabria ospiterà la Sessione Rosati del Concours Mondial de Bruxelles, uno degli eventi enologici più prestigiosi al mondo. L'annuncio è stato dato dalla città di Costanza, in Romania, dove un tempo sorgeva l'antica Tomis. L’evento rappresenta un viaggio simbolico tra il Mediterraneo e il Mar Nero, tra antiche civiltà e produzioni vinicole di eccellenza, confermando il legame profondo tra la storia e la cultura del vino.

Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. Gallo ha sottolineato come ospitare il Concours Mondial de Bruxelles rappresenti un’occasione unica per la Calabria, utile a valorizzare i vini locali e consolidare la presenza calabrese sui mercati internazionali. Questo percorso di valorizzazione era già iniziato nel 2022, quando Rende, su iniziativa della Regione e di Arsac, ospitò la prestigiosa manifestazione.

Il ritorno alle origini: Cirò e la tradizione vinicola calabrese

L’annuncio della scelta di Cirò come sede del concorso è stato dato da Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca Regionale, durante la cerimonia in Romania, accompagnato da un video che ritrae i vigneti assolati, i monumenti storici e le tradizioni gastronomiche locali. Questo ritorno alle origini non è solo simbolico: la Calabria, con la sua antica tradizione vitivinicola risalente ai coloni greci, è da sempre una terra di grandi vini. I vini di Cirò, infatti, venivano utilizzati per premiare i vincitori delle Olimpiadi antiche, sottolineando un legame tra cultura e vino che si perpetua nei secoli.

L’assessore Gallo ha voluto ricordare l’antico legame tra la costa ionica e la viticoltura, evocando il pensiero di Pitagora, che già da Crotone promuoveva l’idea di equilibrio e misura, anche nel bere. Questo concetto si riflette oggi nei rosati di Cirò, che incarnano freschezza e struttura in perfetta armonia. Per celebrare l’evento, la Calabria ha voluto omaggiare gli organizzatori con una simbolica Coppa di Pitagora, realizzata dal Maestro Orafo Gerardo Sacco: un calice ingegnoso che rappresenta equilibrio e moderazione, poiché trabocca se riempito eccessivamente.

Un segnale di riconoscimento per i produttori locali

Per l'assessore Gallo, il ritorno del Concours Mondial de Bruxelles in Calabria è un forte segnale di riconoscimento per il lavoro dei produttori locali. La qualità dei vini calabresi è stata premiata e il sostegno della Regione alla candidatura ha dato i suoi frutti. Il concorso non sarà solo un evento enologico, ma un momento di valorizzazione culturale e territoriale, in cui il vino diventa simbolo di identità e tradizione.

L'appuntamento è fissato per il 2026 a Cirò, quando il mondo del vino si incontrerà ancora una volta in Calabria per celebrare una storia millenaria che continua a evolversi.