"Rende non si cancella": incontro con i cittadini per dire no alla fusione
Il Comitato: “il primo di dicembre diciamo NO in massa a questo progetto antidemocratico ed antieconomico"
Città Unica, l'idea non piace a tutti
Il 1° dicembre 2024, i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero saranno chiamati a esprimersi tramite referendum consultivo sulla proposta di fusione dei tre comuni in una "città unica". Questo referendum prevede due quesiti: il primo riguarda l'approvazione della fusione, mentre il secondo chiede di scegliere la denominazione del nuovo comune tra "Cosenza", "Cosenza Rende Castrolibero" e "Nuova Cosenza".
A Rende, il dibattito è particolarmente acceso. Molti cittadini esprimono preoccupazioni riguardo alla perdita dell'identità locale e temono che la fusione possa comportare l'assunzione dei debiti di Cosenza da parte degli altri comuni. Inoltre, alcuni ritengono che la fusione possa aggravare i problemi amministrativi e finanziari esistenti.
Il ricorso al TAR contro la fusione
Per contrastare la fusione, è stato costituito il "Comitato Cittadino di Rende", che ha presentato ricorso al TAR Calabria per sospendere il referendum. Tuttavia, il tribunale ha respinto la richiesta, confermando la data del referendum.
Le autorità locali e i comitati per il "No" continuano a sensibilizzare la popolazione sui potenziali rischi della fusione, invitando i cittadini a partecipare al voto e a esprimere la propria opinione. La partecipazione attiva al referendum è fondamentale per determinare il futuro amministrativo e identitario della comunità.
“Rende non si cancella”
Sulla scia del diniego prosegue anche il Comitato di Rende per il NO alla Città unica. In vista del referendum decisivo, gli organizzatori effettueranno un incontro con i cittadini il prossimo 22 novembre, a partire dalle ore 17:00, in Piazza Rossini.
“Il primo di dicembre diciamo NO in massa a questo progetto antidemocratico ed antieconomico - spiega il comitato. ”I debiti di Cosenza non possono ricadere anche sugli abitanti di Rende e Castrolibero. Non consegneremo mai le nostre comunità al gruppo di Mario Occhiuto e della sua sodale Rosaria Succurro. Quest'ultima ha avuto l'ardire di mettere sullo stesso piano il suo capo fazione, Mario Occhiuto, con due giganti della politica Calabrese: Giacomo Mancini e Cecchino Principe".
“Cari cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero, badate bene, questa è una casta incapace, incompetente e superficiale che vuole mettere le mani sulle nostre comunità, per continuare a fare i loro interessi a discapito di tutti noi cittadini comuni. Facciamolo per la nostra terra, per le nostre comunità e per il nostro futuro. In onore del nostro glorioso passato, per Giacomo e per Cecchino: diciamo NO!”.
Rende non si cancella