Santa Severina (KR): Il duo G.Santo e D.Gentile affascina il pubblico
Una serata artistica superba è stata quella di Mercoledì 02 ottobre presso la bella cornice del cartello di Santa Severina, organizzata dalla Società Beethoven Acam di Crotone in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
Serata e pubblico numerosissimo, e partecipe, formato da giovani e meno giovani proveniente da diversi continenti: Australia, Canada, Argentinae naturalmente Italia, in visita dei borghi più belli della Calabria che hanno fatto da cornice ad un avvenimento veramente di grande spessore artistico.
Protagonisti delle serate il duo: Gino santo – Tromba, Daniela Gentile – Pianoforte.
La tromba, usata spesso come componente dell’organico della banda, nelle mani di un artista come Gino Santo, si è trasformata in uno strumento che ha saputo, piangere, gioire, cantare, sorridere. Un virtuosismo tecnico che sapeva competere degnamente con gli strumenti più blasonati come il violino, il flauto, la voce umana ecc.. Uno strumento e un concerto irto di difficoltà tecniche a volte inimmaginabili per uno strumento dalle caratteristiche brillanti e squillanti, ma che nelle mani giuste e sostenuto da un pianismo brillante sicuro e profondo, come quello della Gentile, ha saputo trasmettere una serie di infonde sensazioni e colori. Il programma ricco, e complesso, che alternava virtuosismi tecnici inusitati a canti che erano più preghiera ed espressione dell’animo umano.
Un programma: J. S. Bach: “Trompeten Praeludium” , Prelude d-moll BWV 539 "Fiddle" , Corale-preludio g-moll BWV 659 , "Nun Komm Der Heiden Heiland" , “Kantate BWV 140”, "Wachet auf ruft uns die Stimme" ;A.F.Goedicke: “Konzert-Studie op.49” ; J.Turrin : “Psalm” ; A. Piazzolla: “Adiós Nonino” ; V. Peskin: “Concerto per Tromba e pianoforte n. 3 in fa min” ; P.Mascagni: Intermezzo da “Cavalleria Rusticana”; G.Gerswhin: “Someone To Watch Over Me” , “Rhapsody in Blue” che spaziava dal barocco alla musica contemporanea del canto puro dell’opera, ai temi popolari russi, dalle suggestive sensazioni dell’intermezzo ai tanghi argentini e al quasi Jazz di Gershwin.
Serata veramente molto bella, da non dimenticare e da rivivere sempre però, in un contesto e una cornice come quella del castello di Santa Severina. Applausi calorosissimi e una serie di bis hanno coronato anche il tour degli ospiti presenti con la suggestione del passato di un luogo veramente bello come il borgo e il maniero di Santa Severina.