" Voglio giustizai ma non pietà", queste le parole di Mimmo Lucano in merito ad un suo possibile rientro a Riace per far visitare al padre malato di leucemia. E oggi l'ex sindaco può far ritorno nella sua cittadina, infatti il tribunale di Locri ha revocato l'esilio, facendo decadere il divieto di dimora. Il tribunale ha quindi accolto l’istanza dei difensori, presentata lunedì scorso, e potrà così ribbracciare il padre e la sua comunità.

Relegato nella vicina Caulonia a causa della misura restrittiva che gli impediva di rientrare con provvedimento emesso dal Tribunale del riesame di Reggio Calabria come misura alternativa agli arresti domiciliari cui Lucano era stato sottoposto nell'ambito dell'inchiesta della procura della Repubblica di Locri sui presunti illeciti nella gestione dell'accoglienza dei migranti, denominata Xenia, in cui è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

“Andrò a Riace appena avrò la notifica dei Carabinieri. Mi sento come qualcuno che ritrova finalmente la libertà dopo lo smarrimento. Non potevo rassegnarmi al fatto di essere lontano dal mio paese, visto che non ho fatto nulla di grave. Non ho rancore e non provo vendetta nei confronti di nessuno. La giustizia farà il suo corso. La prima cosa che farò quando sarò a casa sarà andare da mio padre, oltre ad abbracciare gli immigrati”, queste le prime parole di Mimì.