Si apre domani, a Torino, l'udienza preliminare per l'inchiesta di 'ndrangheta chiamata 'Fenice' che riguarda, fra gli undici imputati, l'ex assessore regionale Roberto Rosso.
L'inchiesta, nelle sue linee generali, riguarda
l'insediamento nella zona di Carmagnola (Torino) di una locale
collegata alla cosca Bonavota, di Vibo Valentia. Rosso è
accusato di scambio elettorale politico-mafioso: secondo gli
inquirenti versò denaro, tramite intermediari, a due esponenti
dell'organizzazione in cambio di voti in occasione delle
elezioni regionali del 2019.
Libera Piemonte chiederà di costituirsi parte civile. "E' un
modo per esserci, per comprendere e per affermare come le mafie
ledano i diritti di tutta la collettività - dichiara la
referente Maria Josè Fava - Lo scambio mafioso e corruttivo è un
rapporto dove vincono tutti gli attori che si accordano e
perdono sempre la cittadinanza e lo Stato". Per Libera
"partecipare a un processo come questo è anche un modo per
affrontare il forte legame che può insinuarsi tra pezzi di
politica e pezzi di economia, capaci di sfruttare norme e
attività imprenditoriali per interessi illegali".