L'arte e la cultura sono per loro natura resistenti e resilienti, e non sono bastati due anni di stop a fermarla. Riprendono quindi i concerti, gli spettacoli e anche le mostre. E in questo caso di mostre si parla, precisamente della XXIV edizione del Premio Galarte, dedicato alle eccellenze calabresi, dove l'artista cosentina Giorgia Cerchiara ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, oltre all'esposizione dei suoi quadri all'interno del museo. Grande soddisfazione per la giovane artista che, mossa dalla passione della tela e del pennello, è riuscita ad esprimere sé stessa in questa nuova avventura, non certo la prima alla quale partecipa. Una missione, si potrebbe dire, quella di mettere in campo tutto il talento e le competenze così da valorizzare al massimo non solo le sue opere, ma allo stesso tempo cercare di dar lustro all'arte e alla cultura calabrese. Giorgia è impegnata in uno stile costantemente ricercato ma soprattutto autentico, partendo però dal tema della nudità del corpo come matrice d'ispirazione, ha ventisette anni ed è laureata in giurisprudenza, oltre all'avere all'attivo un master in management di beni culturali.

 

La mostra, dal titolo "Pigmenta" è stata inaugurata ufficialmente il 9 aprile, e sarà disponibile fino al 28: "Sono stata molto emozionata e grata in un certo verso, sicuramente il premio in sé rappresenta un traguardo importante, ma lo è stato ancora di più aver ricevuto riconoscenza per tutto l’impegno che ho sempre messo e continuerò a mettere." - commenta Giorgia - "La passione e l’amore che metto in quello che faccio da anni finalmente ha ricevuto un premio, questo è stato il risultato più bello. Ricordo ancora quando nel 2017 mi feci questa stessa domanda, ero alle prime armi e non sapevo cosa rispondere poiché era ancora tutto così nuovo inaspettato per me, oggi a distanza di anni non saprei rispondere su cosa si basa il mio stile artistico ma cerco sempre di andare oltre quello che vedo e quello che sento. Il corpo delle donna, la nudità rappresenta da sempre il mio punto debole. Principalmente quando mi metto all’opera," - chiosa l'artista - "il mio obiettivo principale è quello di poter portare me stessa sulla tela, cercare di essere più sincera, trasparente possibile".