Riserva Naturale di Castrovillari, si schiera per il sì “Il filo di Arianna”
Anche la Fondazione “Il filo di Arianna” è per l’istituzione della Riserva Naturale di Castrovillari, proposta dal consigliere regionale Laghi
“Il contatto con la Natura, la permanenza in ambienti il più possibile incontaminati, le escursioni e tutte le attività in genere che si possono svolgere all’aperto e in piena sicurezza, rappresentano un valore per le persone con disabilità. Valore che si sovrappone al diritto, per queste persone fragili, di maggiori cure e attenzioni”.
L'ok della Fondazione
Queste le parole di Antonio Di Diego –Presidente della Fondazione “Il Filo di Arianna” che si occupa, appunto, ormai da oltre quindici anni, dell’assistenza e supporto delle persone con disabilità ed ha la sua sede proprio nell’area interessata dalla costituenda Riserva. “E’ per questi motivi, ma non solo, che la Fondazione che dirigo è assolutamente favorevole alla istituzione della Riserva Naturale Pedemontana di Castrovillari – continua il Presidente Di Diego- che sappiamo essere già a buon punto del percorso amministrativo regionale e che auspichiamo approdi prestissimo in Aula per la definitiva approvazione.
La immediata adiacenza con l’abitato rappresenta inoltre un valore aggiunto, in quanto semplifica di molto la possibilità di fruizione dell’area, così come i finanziamenti previsti e riservati alle aree protette consentirebbero la creazione di percorsi dedicati.
Le opportunità della Riserva
Peraltro – conclude il rappresentante della Fondazione – tali finanziamenti costituirebbero certamente un vantaggio diretto per i nostri ragazzi, che già hanno acquisito conoscenze specifiche del contesto ambientale in cui si svolgono le loro attività e che, sotto la guida tecnica dell’UNICAL – nella persona di Antonio De Giuseppe-, già dal 2008 sono dediti alla coltivazione di piante officinali nelle serre della Fondazione.
Ma a giovarsi delle ricadute della Riserva Naturale sarebbero anche i cittadini del comprensorio castrovillarese, soprattutto per gli interventi di bonifica di siti degradati e pericolosi per la salute, nonché di valorizzazione, che sarebbero attivati in conseguenza dell’istituzione dell’area tutelata.