Appare incomprensibile la decisione dell’A.S.P. di Cosenza di annullare il concorso per tecnici autisti. La stessa azienda ne ha assunto 16 attingendo alla graduatoria di Crotone. Fatto strano e assolutamente insufficiente a garantire il fabbisogno di personale addetto ai mezzi di soccorso per l’intera provincia cosentina.
Nel dettaglio sono 44 le figure di autisti che mancano. Le postazioni di Cariati e Lungro sono garantite, ormai da anni, da 12 autisti delle associazioni private. A questi bisogna aggiungere quelli che servirebbero per l’apertura di tre nuove postazioni, cosi come previsto nel piano di riordino delle P.E.T. (postazioni emergenza territoriale).Nella nostra Provincia:
- 6 per la postazione di Spezzano Albanese
- 6 per la postazione di Oriolo
- 6 per la postazione di Scalea
- 3 per l’area urbana di Cosenza con l’attivazione dell’auto medica.
A questi numeri c’è da aggiungere la carenza di circa 11 unità che si protrae ormai da tempo. Alla luce di questi numeri ci domandiamo quali siano state le determinazioni che hanno portato all’annullamento del concorso. Gli aspiranti autisti hanno presentato regolare domanda, pagando la quota dei dieci euro che non verrà neanche restituita, per ritrovarsi con un nulla di fatto. Queste scelte non fanno altro che alimentare una guerra tra poveri dove il ricatto, alla vigilia del voto regionale, diventa strumento di ricerca di consenso dei politici nostrani.
Chiediamo che si riapra immediatamente il concorso. Ancora una volta le aspirazioni di molti giovani vengano mortificate da scelte dettate unicamente da equilibri di potere, a spese di un servizio di fondamentale importanza per l’intera comunità della nostra provincia.

 

 

Riceviamo e pubblichiamo da USB Federazione del Sociale - Cosenza