Grave atto vandalico all' impianto di presa sul fiume Soleo
Diversi i danni ad una infrastruttura strategica per il territorio, indagini in corso

La denuncia in una lettera a firma del Commissario Straordinario dei Consorzi di Bonifica della Calabria, Dr. Giacomo Giovinazzo
Un grave atto vandalico è stato perpetrato nella notte ai danni dell’opera di presa sul fiume Soleo, situata nel territorio del comune di Petilia Policastro. Ignoti hanno danneggiato il misuratore di portata installato sul tubo pensile, compromettendo così un impianto fondamentale per la distribuzione dell’acqua destinata agli usi potabili e irrigui delle comunità di Isola Capo Rizzuto e Cutro.

L’opera di presa sul Soleo riveste un ruolo cruciale nella gestione delle risorse idriche della zona. Posta a 312 metri sul livello del mare, consente il prelievo e il rilascio controllato delle acque pubbliche superficiali per l’intero altopiano di Isola Capo Rizzuto e per l’area del Fondo Valle Tacina. Il suo danneggiamento rappresenta dunque un colpo non solo al sistema idrico, ma anche alle attività produttive e agricole che dipendono da un approvvigionamento regolare e sicuro dell’acqua.
Il misuratore di portata danneggiato sarà riparato, ma i costi dell’intervento ricadranno inevitabilmente sui consorziati, una conseguenza che rende ancora più grave il gesto vandalico.

Un’azione criminale che non fermerà il lavoro per il territorio
Questo attacco si inserisce in un quadro più ampio di atti di sabotaggio e intimidazioni che colpiscono il settore della gestione delle risorse idriche. Non si tratta di un caso isolato: episodi simili, come strappi di hydropass, manomissioni e minacce, sono stati già segnalati in passato. Tuttavia, chi tenta di seminare il caos non riuscirà nel proprio intento: il lavoro di gestione delle risorse idriche proseguirà con determinazione e trasparenza.
L’azione delle forze dell’ordine è già in corso per risalire ai responsabili di questo scempio. L’Arma dei Carabinieri ha avviato le indagini per individuare gli autori di un gesto che non solo rappresenta un danno economico, ma mette a rischio un’infrastruttura vitale per il territorio.

Difendere il bene comune: una battaglia contro vandalismo e illegalità
Questi atti vandalici non fermeranno il percorso di trasparenza e sviluppo che le istituzioni e gli enti di gestione idrica stanno portando avanti. L’obiettivo resta innalzare la qualità dei servizi, garantire l’uso corretto e sostenibile delle risorse idriche e difendere il territorio da abusi e speculazioni.
La battaglia contro ruberie, sabotaggi e intimidazioni sarà incessante. Nessuna forma di pressione potrà ostacolare l’impegno per la salvaguardia dei territori, delle attività produttive e dei posti di lavoro.
La vera sfida è quella di difendere il diritto all’acqua e garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti i cittadini. Chi cerca di ostacolare questo percorso troverà una risposta ferma da parte delle istituzioni e della comunità.