Guida alle Birre d'Italia di Slow Food recensisce 2767 etichette
Racconta 511 realtà tra produttori di birra e sidro e 785 locali
La regione con più birrifici in guida è la Lombardia (68 birrifici artigianali). Mentre Piemonte e Trentino Alto Adige guidano la classifica delle regioni con più produttori di sidro.
Lo studio
E' la geografia brassicola delineata dalla Guida alla Birre d'Italia di Slow Food Editore, che racconta 511 realtà - tra produttori di birra e di sidro - e recensisce 2767 etichette. Segnalati 785 locali dove è possibile bere o acquistare birra artigianale italiana. Consegnati i 9 premi speciali ai migliori birrifici e locali d'Italia La regione con più locali in guida è la Lombardia (87) seguita da Piemonte (81) e Toscana (80). Mentre sono 7 sono le birre analcoliche in guida ( 1% vol.). E la birra in guida con la gradazione più alta ha 16% vol. quella con la gradazione più bassa ne ha 0,5. "La Guida alle Birre - evidenzia Luca Giaccone, curatore della pubblicazione presentata oggi a Brescia insieme a Eugenio Signoroni - è nata nel 2008, quando in Italia i birrifici erano 232.
Oggi sono più di mille e in tutti questi anni, con cadenza biennale, la guida di Slow Food ha raccontato l'evoluzione di questo affascinante movimento, con un certosino lavoro di visite, assaggi e confronto con i birrai. Inoltre il volume svela la selezione di quasi 800 indirizzi dove comprare, bere e abbinare le birre col cibo, mentre con la novità del riconoscimento ai locali golosi, la guida segnala coloro che dedicano una particolare attenzione all'offerta gastronomica. All'esordio il premio Filiera, assegnato a quei birrifici che investono con convinzione sull'autoproduzione delle materie prime".
La filiera
Filiera è dunque la parola magica della guida di quest'anno e delle due giornate che Slow Food ha voluto dedicare al mondo della birra artigianale e al sidro, che si svolgono in vari luoghi di Brescia oggi e domani: "Costruire un legame con il territorio - sottolinea Eugenio Signoroni - è stato, sin dall'inizio del movimento della birra artigianale, uno degli obiettivi fondamentali dei suoi protagonisti. Se all'inizio a essere impiegati sono stati soprattutto ingredienti molto caratterizzanti ma, per così dire, eccentrici rispetto alla ricetta base della birra, quali frutta, spezie, fiori e cereali non maltati, negli ultimi anni lo sforzo di un gruppo sempre maggiore di produttori è stato quello di investire risorse nella produzione, nella trasformazione e nell'impiego di orzo e luppolo, coltivati in Italia o in proprio.
Per questo con l'edizione 2025 della Guida ci è parso necessario concentrare la nostra osservazione su questo tema, introducendo il nuovo premio Filiera e raccontando ancora più in profondità questa nuova interessante tendenza, che può avere significative ripercussioni anche sul settore agricolo del nostro Paese".