Ribaltata la sentenza di primo grado dalla Corte di appello di Catanzaro, il quale ha deciso per la condanna dell'ex dirigente della Camera di Commercio di Cosenza, Donatella Romeo.

La ragione passa, così, all'ente camerario, alla quale Romeo dovrà restituire una somma di 110.000 euro a titolo di indennità di posizione per l’anno 2014.

 

La battaglia giudiziaria ha avuto origine a seguito della presa di posizione della nuova giunta nell'anno 2015 di concludere gli effetti del contratto di segretario generale. La dirigente, infatti, prestava servizio all'ente prima della presa di possesso del presidente Klaus Algieri. La mediazione bonaria non ha avuto nessun riscontro positivo, così da procedere per vie legali inizialmente al Tribunale di Cosenza e, successivamente, a quello di Crotone, il quale ha dichiarato la propria incompetenza territoriale. 

Per l'amministrazione in carica, dunque, nel 2014 è stata corrisposta "indebitamente" la retribuzione di posizione erogata dall'ente, perché "quantificata in misura eccedente i limiti desumibili dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto" oltre che "erogata attingendo le relative somme dal bilancio della Camera di commercio e non dall’apposito fondo per il trattamento accessorio della dirigenza".