"In queste settimane abbiamo avuto un costante confronto con il ministro Calderone per affrontare la nuova formula del reddito di cittadinanza e siamo pronti a dare risposta ai circa 15 mila percettori considerati occupabili che hanno ricevuto il famoso sms dall'Inps e che dovranno ora interagire con la piattaforma dedicata che sarà attiva dal primo settembre".

Lo afferma, in una nota, l'assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Calabria, Giovanni Calabrese.

 

"Ci incontreremo proprio con il ministro Calderone sabato 2 settembre a Scilla, durante il meeting 'Se cresce il sud cresce l'Europa' - aggiunge Calabrese - per affrontare anche le criticità sull'occupazione e le opportunità delle politiche attive in Calabria. Sarà probabilmente un 'autunno caldo', ma siamo pronti ad affrontarlo con l'obiettivo di dare risposte ai calabresi, cominciando a costruire anche nel lavoro una Calabria diversa rimediando a quegli errori del passato di cui in quota parte siamo tutti responsabili. È una sfida ardua e quindi maggiormente entusiasmante e doverosa".
Secondo Calabrese, "la disoccupazione rappresenta una patologia seria per la Calabria e non si è trovata ancora la giusta terapia. Per cui una nuova fase è necessaria e non più rinviabile. Il reddito di cittadinanza, anche con gli ulteriori correttivi, non può e non deve diventare l'ennesima misura assistenzialistica e un ulteriore palliativo. In Calabria è necessaria una svolta radicale, una sorta di terapia d'urto con al centro le aziende che devono però assumersi tante responsabilità. Il precariato, il lavoro nero e il lavoro sottopagato, i tirocini di lunga durata nel pubblico e nel privato, rappresentano un evidente sopruso nei confronti di cittadini che cercano e desiderano un lavoro onesto, vero e dignitoso. Oggi molte aziende lamentano che non si trova personale e soprattutto personale qualificato. È da questa criticità che dobbiamo partire approfondendo proprio con le aziende i temi sulla equa retribuzione, sulla formazione e sulla domanda-offerta che deve corrispondere alle reali esigenze".

"Proprio per questo - aggiunge l'assessore Calabrese - è in itinere il piano di potenziamento dei centri per l'impiego. Necessario, oggi, per ridisegnare il ruolo e la funzione degli stessi centri, che dovranno affrontare, con il necessario piglio, le problematiche degli aspiranti lavoratori. Vi è un evidente corto circuito che, senza un intervento serio e strutturale, rischia non solo di non risolvere il problema ma di innalzare in modo esponenziale le criticità e, soprattutto, creare consistenti sacche di povertà per i prossimi decenni. È su questo che con il presidente Roberto Occhiuto e il Dipartimento regionale al lavoro stiamo concentrando i maggiori sforzi". "Nei prossimi giorni - dice ancora Calabrese - verrà formalizzato il 'Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro previsto dalla legge sulle 'Norme per il mercato del lavoro che è stata recentemente approvata in Consiglio regionale. Attraverso i soggetti istituzionali appartenenti al tavolo, ci poniamo l'obiettivo di programmare quella terapia d'urto che é fondamentale oggi in Calabria".