"Mettiamoci un film in bianco e nero alla tv. Fuori è tutto a colori, e tutti i colori, sono così sbiaditi". Con queste parole si apre "Piani Americani", il nuovo libro di Davide Imbrogno, edito da Le Pecore Nere: un'opera che è insieme raccolta di racconti, viaggio sentimentale e progetto fotografico. Un'opera che ora diventa spettacolo: domenica 13 aprile alle ore 18:30 al Piccolo Teatro Gulliver di Rende (Contrada Cutura, 300), la voce dell'autore, accompagnata da diversi ospiti e da un ensemble di musicisti, guiderà il pubblico attraverso volti, strade, confessioni e sogni d'oltreoceano.

Piani americani è un road book

"Piani Americani" è un attraversamento delle vite, un "road book" in cui realtà e finzione si intrecciano. Imbrogno, durante un viaggio negli Stati Uniti, da New York a Las Vegas, passando per il deserto del Nevada e le scogliere di Big Sur, ha fermato volti sconosciuti, li ha fotografati e, con gesto poetico, li ha trasformati in personaggi. Ne è nato un libro in cui ogni ritratto diventa racconto: vite inventate che sembrano vere, o forse viceversa.

I testi, brevi poemetti in prosa, sono carichi di sottotesti e tensioni emotive, che spingono i lettori a riflettere su questioni esistenziali e relazionali. L'esplorazione e la sperimentazione dell'opera mostrano il significato profondo spesso nascosto nei dettagli apparentemente più piccoli e insignificanti della vita.

Un giocatore d'azzardo che cammina tra i tavoli di Las Vegas. Un gondoliere che sogna Venezia senza esserci mai stato. Una cassiera con un appuntamento fisso alle sette di sera. Un detenuto di Alcatraz che oggi vende il suo libro sul molo. Una barlady incinta di uno sconosciuto. Un ristoratore israeliano divorziato a causa di una mosca. Sono solo alcune delle "ballate umane" che compongono questa "Spoon River dei vivi", come la definisce lo stesso Imbrogno, ispirato da Edgar Lee Masters, Raymond Carver e Bruce Springsteen.

Lo stile

Il tono è asciutto, intimo, a tratti disarmante. La scrittura è minimalista ma profondamente emotiva. Davide Imbrogno riesce a catturare momenti di grande intensità emotiva attraverso una prosa semplice e diretta, rivelando la bellezza e la fragilità della condizione umana. "Piani americani" è un progetto che fonde linguaggi diversi: parola, immagine, musica e teatro.

Spettacolo-presentazione il 13 aprile

Lo spettacolo di domenica 13 aprile sarà un'estensione del libro: una serata per attraversare le solitudini americane, i sogni irrealizzati, i sogni conservati, e quelli mai sognati. Ad "interpretare" il libro, saranno Paolo Mauro, Raffaella Reda e Marco Tiesi, e con loro interverranno sul palco anche Claudio Dionesalvi, Daniel Cundari, Elena Giorgiana Mirabelli e Fabio Vincenti. L'ensemble di musicisti che accompagnerà la performance è composto da Rodolfo Capoderose, Emilio Cesario, Carmelo De Simone, Aldo D'Orrico, Carlo Monaco, Checco Paciola, Guido Paciola, Federica Perre, Federica Siciliani, Sonia Tiano.

Chi è Davide Imbrogno

Davide Imbrogno, classe 1987, calabrese, è pubblicitario, sceneggiatore, regista e scrittore. Dopo aver studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ha lavorato in Italia e all'estero come copywriter e videomaker, firmando spot e cortometraggi, tra cui "L'attesa" con Dario Brunori e "L'imbarcadero" con Tony Sperandeo e Hugo Race. È Ceo e direttore creativo di Imbrogno Comunicazione, e nel 2018 ha esordito nella narrativa con "Non mi posso lamentare", edito da Coessenza.