L'a.d.di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli, conferma la volontà di recedere dal contratto per l'acquisizione della fabbrica già espressa lunedì. Lo rendono noto i segretari generali di Fim, Fiom, Uilm e Usb. Intanto fonti parlamentari riferiscono che giovedì alle 14 il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, terrà alla Camera un'informativa urgente sulla vicenda dell'ex Ilva: "L'azienda ci prende in giro". Le sigle sindacali hanno quindi confermato che l'azienda è decisa ad andare via dall'ex Ilva: "Ci hanno informato che mercoledì daranno seguito alla procedura per la restituzione dello stabilimento ai commissari straordinari assicurandoci che pagheranno i lavoratori fino all'ultimo minuto e che continueranno le operazioni propedeutiche al mantenimento dell'impianto". Ma, a queste assicurazioni, i rappresentati credono ben poco.

 

"Non assisteremo impassibili"- I sindacati non intendono "assistere impassibili a scontri fra parti, istituzionali e non, come già avvenuto in passato, che mettano a repentaglio quanto finora fatto con durissima fatica e sacrificio dei lavoratori e della popolazione", come si legge nel verbale finale del Consiglio, al quale hanno partecipato oltre 60 delegati di stabilimento e dell'appalto. "Non consentiremo né ad ArcelorMittal né ad altri, sottolineano i sindacati, di assumere decisioni che attentino alle garanzie contenute nell'accordo del 6 settembre 2018, che si è dimostrato finora l'unico e il solo strumento, con i fatti, per evitare la deriva ambientale e sociale del territorio".

Patuanelli: "L'azienda prende in giro lo Stato" - Il ministro Patuatelli accusa ArcelorMittal di "prendere in giro lo Stato" e attacca: "Hanno deciso di andarsene da Taranto ancora pima del cambio di governance che ha il compito di traghettare la proprietà fuori dall'Ilva". "Il loro piano industriale - chiarisce - è stato disatteso nei numeri, nella prospettiva di rilancio e non ha proiezione futuro per errori macroscopici".