Maltempo in arrivo: ancora aria polare, ancora neve localmente fino in collina. Non è un pesce d’Aprile
Come accennato nei nostri interventi precedenti, le condizioni atmosferiche stanno per peggiorare nuovamente su tutta la nostra regione. Causa di questo nuovo guasto del tempo sarà l’ingresso di masse d’aria molto fredde, sempre dalla natura polare continentale, che dai Balcani arriveranno fin sulla Calabria, apportando precipitazioni anche dal carattere nevoso.
MERCOLEDì MATTINA PERTURBATO, LOCALMENTE NEVOSO FINO IN COLLINA: dalla serata odierna ci aspettiamo un generale aumento della nuvolosità su tutta l’alta Calabria, con le prime precipitazioni in ingresso ad iniziare dal Pollino e dal primo mattino di domani. Al passaggio del fronte freddo si avrà un netto calo delle temperature in connubio ad una moderata/intensa instabilità dal carattere persistente, seppur di breve durata. Le aree maggiormente colpite dalle precipitazioni dovrebbero essere quella del Pollino, del cosentino ionico, della Sila Greca e del crotonese, dove fra l’altro si avvertirebbe un calo termico più vistoso; altrove il freddo potrebbe essere più contenuto. Migliorerà dappertutto ad iniziare dal pomeriggio, verso una notte molto fredda e con temperature di diversi gradi sotto le medie del periodo.
POSSIBILE QUOTA NEVE VARIABILE A DISTANZA DI POCHI KM: in merito a ciò la quota neve potrebbe variare anche a distanza di pochi km, ed in situazioni del genere le catene montuose esposte fungono da perfetta barriera orografica, utili per fermare il passaggio del freddo più intenso al versante opposto. A tal punto le nevicate dovrebbero interessare fin alle quote collinari tutta l’area del Pollino, con particolare riferimento al versante di levante, senza escludere fiocchi fin su Castrovillari centro, e ancora il cosentino ionico, la Sila Greca (probabile neve su Longobucco e Bocchigliero), inoltre sono mediamente possibili pure temporanei episodi nevosi nell’area più a nord della Valle del Crati (Luzzese, rosetano e bisignanese fin verso i 400 metri o localmente poco più giù) e della presila cosentina. Stavolta però dovrebbe essere più riparato il cosentino ovest e l’hinterland bruzio, seppur, anche e soprattutto in questo caso si tratta davvero di una previsione ai limiti della predicibilità, giacchè basta veramente poco per un coinvolgimento di diverse aree esposte più a sud. Venti moderati da nord su Pollino, crotonese e basso Tirreno, deboli altrove, ma tendenti a rinforzarsi nel corso del pomeriggio da nord-ovest. Mari in genere mossi, forse molto mossi solo il basso Tirreno e lo ionio crotonese.
Dalla cartina in sovraimpressione è evidente il confine dell’aria più fredda, con un maggior interessamento dei versanti nord-orientali della regione; nevicate probabilmente solo in montagna dal catanzarese in giù.
POSSIBILI ERRORI DI CALCOLO DA PARTE DEI MODELLI? Da iconaclima.it
Oltre a ciò ci è dovere segnalare una possibile minore affidabilità modellistica in questo periodo di emergenza sanitaria. Difatti, dal 3 al 23 marzo, a causa del minor traffico aereo, le decine di migliaia di dati meteo raccolti giornalmente sull’Europa si sono ridotte del 65%, mentre globalmente c’è stata una riduzione del 42%. Il maggiore impatto sull’ errore di previsione si è osservato soprattutto per orizzonti di previsione nelle 24h, ma conseguenze significative sono state trovate anche per le previsioni a 7 giorni. Dal punto di vista spaziale è più colpito l’emisfero nord (dove per altro si concentra la maggior parte delle rotte). In particolare peggiorano le variabili come temperatura e vento a circa 11-12 km di altezza, l’altitudine tipica di volo, con un aumento dell’errore in previsioni a breve termine di queste variabili fino al 15%. Le variabili al suolo sono meno colpite, ma risentono comunque significativamente della mancanza di dati: ad esempio la pressione al suolo mostra errori del 3%.
Copertura europea dei dati AMDAR per il 2 Marzo 2020 a sinistra, per il 23 Marzo a destra. I colori indicano l’altitudine dei veivoli, il rosso altitudini basse. Si osserva una forte riduzione nella densità dei report, in particolare sull’Italia e su parti dell’Est Europa. Fonte: EUMETNET
Con questo non stiamo assolutamente dicendo che domani ci sarà un errore previsionale, ma che, considerata la riduzione delle informazioni, non è assolutamente da escludere un calo della performance dei centri di calcolo anche per le previsioni sulla nostra regione, soprattutto in situazioni al limite, come appunto quella che andremo a vivere nelle prossime 24h; condizione che potrebbe mettere in difficoltà ogni previsore.