Nella laguna di Venezia l'acqua alta sembra aver finora risparmiato il mondo del vino. Il direttore del Consorzio Vini Venezia Stefano Quaggio dice all'ANSA che i "vigneti che preservano la rappresentanza genetica della vite a Venezia per ora sono salvi, compreso quello dei Carmelitani scalzi e quello di Torcello". Intanto, nell'emergenza c'è chi riesce a tirare un respiro di sollievo: "Mi considero un miracolato" dice Michel Thoulouze, imprenditore vitivinicolo dell'azienda "Orto di Venezia", proprietario di una tenuta di 11 ettari nell'isola di Sant'Erasmo. "Se l'acqua cresceva ancora di cinque centimetri - racconta ancora Thoulouze - ci sarebbero stati danni importanti. Invece ne ho riportato pochi. Ora - aggiunge il viticoltore che ha riportato in auge vitigni antichi con tecniche tradizionali - voglio essere vicino a chi ha avuto danni ed ho deciso di regalare una Magnum ai ristoratori di Venezia, meno fortunati di me". Le Magnum Orto di Venezia sono, in tempi normali, una eccellenza sulle tavole dei ristoranti più celebri al mondo, tra cui quelli di Alain Ducasse.(ANSA).