L’arresto e le denunce

I Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno arrestato un 54enne residente nel quartiere di Arghillà. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, è accusato di reati che spaziano dal furto aggravato alla ricettazione, estorsione e danneggiamento. Nell’ambito della stessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria sotto la guida del procuratore Giuseppe Lombardo, sono stati denunciati a piede libero anche la moglie dell’uomo e un minore, ritenuti suoi complici in almeno tre furti commessi tra giugno e luglio di quest’anno. Le accuse rimangono allo stato degli atti, in attesa di ulteriori sviluppi processuali.

arrestato un 54enne ad Arghillà, denunciati moglie e minore

Le indagini

L’attività investigativa, avviata grazie alle denunce delle vittime presso le Stazioni dei Carabinieri di Gallico e Lazzaro, ha portato alla scoperta di un nucleo familiare dedito alla commissione di furti. Gli obiettivi principali erano autovetture e attrezzature da lavoro. La collaborazione tra i reparti dei Carabinieri ha permesso di smascherare il modus operandi del gruppo criminale.

Gli episodi contestati

Primo episodio:
L’11 giugno scorso, un autocarro rosso è stato rubato a Reggio Calabria. Il veicolo, ritrovato pochi giorni dopo ad Arghillà Nord, presentava segni evidenti di danneggiamento, come il cilindro d’avviamento forzato. Le immagini di una telecamera di sorveglianza hanno immortalato l’indagato insieme ad altri due complici durante il furto e la successiva fuga su un’altra autovettura.

Secondo episodio:
Alcuni giorni dopo, nel parcheggio di un supermercato a Lazzaro (RC), il gruppo ha preso di mira una Fiat Panda grigia. Anche in questo caso, le telecamere hanno ripreso l’indagato e un minore, giunti sul posto con un’auto noleggiata dalla moglie dell’uomo.

Terzo episodio:
Un altro furto si è verificato nella frazione di Lazzaro, dove i ladri hanno rubato una carotatrice meccanica da un furgone parcheggiato sul Lungomare Cicerone. Le immagini di sorveglianza hanno ancora una volta documentato la presenza dell’indagato e di un complice, giunti sul luogo con lo stesso veicolo utilizzato nei colpi precedent

 

L’intervento dei Carabinieri

Grazie a un lavoro investigativo capillare, i Carabinieri della Stazione di Lazzaro hanno posto fine alle attività criminali del gruppo familiare, che aveva generato preoccupazione e insicurezza tra i cittadini. “La sicurezza e la tutela del patrimonio rimangono priorità assolute per l’Arma”, hanno dichiarato i militari, sottolineando che le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità.

 

L’iter giudiziario

Le accuse nei confronti degli indagati si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, secondo il principio di presunzione di innocenza, i sospettati non possono essere considerati colpevoli fino a eventuale condanna definitiva.