E' stato abbattuto a fine 2018 per volontà dell'ammiistrazione comunale guidata dall'allora sindaco Mario Occhiuto, parliamo dell'ex hotel Jolly, definito per molti un incomodo ecomostro, da eliminare,  che piantonava all'inzio di Corso Telesio cuore del centro storico di Cosenza. Abbiamo raggiunto il luogo del cantiere, ormai diventato fantasma dove proprio li, sarebbe dovuto essere realizzato a seguire, il Museo dedicato ad Alarico. Il progetto era ampio e ambizioso, ovvero, avviare anche i lavori di riqualificazione della confluenza dei due fiumi.

 

Allo stato attuale, chiaramente, non è stato fatto assolutamente nulla, tutto nel dimenticatoio, così come mostrano le ammigini che scorrono. Si fa fatica a riprendere con le telecamere quanto stiamo documentando, perchè d'impatto altre al degrado si ha una netta sensazione di amarezza, perchè un gioello come quello del centro storico versa in totale e imbarazzante abbandono.


Ancora si può notare parte dello scheletro dell'hotel, non ci sono barriere di chiusura e chiunque può entrare. Si trova immondizia ovunque, e la parte posteriore del cantiere che affaccia sul fiume è diventata una latrina a cielo aperto. In un vicolo che si trova nei pressi della zona interessata l'odore nauseabondo non ci consente di procedere la nostra camminata.

Abbiamo sentito le testimonianze a telecamere spente dei residenti, che sono palesemente indignati, chiedono la chiusura del cantiere con annessa messa in sicurezza, chiedono di circoscrivere parte di giardino adiacente per consetnire ai loro bambini di poter giocare, sanno che  oltre a questo non possono aspirare.

 

Come è possibile che alle nostre latitudini ci siano cosi tante incompiute? come è possibile che anche se i progetti vengono realizzati terminati e avviati, ci sia uno stop?. Le domande da rivolgere sono molteplici, a chi attribuire le responsabilità? Si dice che  chi è causa del suo mal pianga se stesso ma è sovente ed è chiaro che ad averne la piaggio siano sempre e comunque cittadini e comunità.