Oliverio: "Non usate la data delle elezioni in maniera strumentale. La Calabria non ha bisogno di giocare al gatto col topo"
Il Presidente della Regione, Mario Oliverio sarebbe l'unico a potersi avvantaggiare della convocazione delle elezioni in una data più ravvicinanta possibile alla scadenza naturale, cogliendo impreparate le forze politiche che ancora sono alla ricerca di accordi e alleanze e le cui liste sono ancora in alto mare. Non lo ha fatto e non lo farà per il grande senso di responsabilità che lo ha sempre contraddistinto rispetto agli agitatori "a trucco" che ieri invocavano le elezioni regionali addirittura per il giorno dopo il 24 novembre ed oggi perorano la causa di chi le vorrebbe spostate al 26 gennaio. Anche di questo si è discusso ieri nel corso della riunione del Consiglio regionale svoltasi a Palazzo Campanella.Di seguito riportiamo ampi stralci della replica del Presidente della Regione a quanti, ancora una volta, sollecitavano strumentalmente la comunicazione della data delle prossime elezioni regionali:
“Colgo nella riproposizione della richiesta di fissare la data delle elezioni un goffo tentativo di utilizzare questo argomento pensando o illudendosi che esso sia motivo di acquisizione o di perdita di consenso. Io credo che le norme debbano valere sempre e comunque, in ogni caso e in ogni circostanza. La legge, in tal senso, parla chiaro. La data delle elezioni, quindi, non solo sarà fissata nel rispetto delle procedure previste dalla legge ma, aggiungo, sarà anche un momento di coinvolgimento del Consiglio regionale e dei capigruppo. L’ho detto l’altra volta e lo ripeto anche oggi. Nessuno è così folle, men che meno io, da pensare di operare colpi di mano sulla data delle elezioni. Siccome ho colto tale preoccupazione, dentro e fuori il Pd e anche nelle opposizioni, tranquillizzo tutti, e i calabresi innanzitutto, che il sottoscritto non è uno che pensa di utilizzare la data delle elezioni per giochi tattici. Chi pensa questo, parafrasando Sigmund Freud che diceva: “Ognuno ha dell’altro l’immagine speculare di se stesso”, pensa che la mia dimensione culturale e politica sia uguale alla sua. La data delle elezioni, quindi, lo ripeto per l’ennesima volta, sarà decisa nel rispetto delle procedure previste e attraverso valutazioni che partono, innanzitutto, dal fatto che bisogna consentire ai partiti di preparare le liste in modo libero da tatticismi. I tatticismi li lascio alla “zavorra”. E, lo dico con amarezza, di zavorra ce ne è tanta in giro.
Credo, inoltre, di poter sgombrare definitivamente il campo da eventuali interpretazioni affermando che non esiste e non è mai esistito alcun calcolo personale da parte del sottoscritto.
Sfido tutti gli schieramenti presenti in questo Consiglio regionale a dire se sono pronti alle elezioni.
Le farse, per favore, si lascino al giorno di Carnevale. I calabresi hanno abbastanza intelligenza e consapevolezza per capire le cose. Punto.
Per quanto riguarda il resto vorrei evidenziare, con rispetto per tutti, che qui dentro, in questo Consiglio regionale, una maggioranza non esiste da tempo. Anche i colleghi dell’opposizione sanno bene che c’è stata una parte della maggioranza che ha condotto in questi anni un’ opposizione precostituita e mai nel merito al sottoscritto, scavalcando a volte addirittura la stessa opposizione. Se la minoranza oggi, e non solo oggi, sta esercitando il diritto di veto sull’attività del Consiglio regionale è perché c’è una maggioranza che in questi anni ha avuto al suo interno una costante opposizione. E anche questo i calabresi lo sanno.
C’è un senso di responsabilità, che ho anche riconosciuto all’opposizione in alcune circostanze, che però deve indurre a non ricorrere all’argomento della data delle elezioni per bloccare i lavori del Consiglio regionale. Capisco che ci possano non essere convergenze su un singolo punto, ma sulle questioni di interesse generale sulle quali non c’è dissenso, si eviti di utilizzare a pretesto l’argomento della data delle elezioni per bloccare l’attività del Consiglio regionale. Ne pagherebbe il danno la Calabria oltre che l’immagine della stessa assise regionale. Il mio è un discorso chiaro, fuori dai denti, perché non ho alcuna esigenza di trincerarmi dietro le ipocrisie. Se ci sono problemi di merito è giusto che si accantonino. Ogni qualvolta in cui è stato chiesto di migliorare un provvedimento, peraltro, c’è sempre stata, da parte mia, massima disponibilità e apertura. Si faccia, quindi, prevalere la ragione e il senso di responsabilità di cui la Calabria ha bisogno.
Una cosa è certa ed incontestabile: Oliverio non può arrogarsi il diritto di forzare il limite massimo della legislatura. Se ci fosse stato un motivo personale o tattico a a guidarmi e a condizionare la convocazione della data delle elezioni, avrei già dovuto farlo da tempo perchè avrei colto tutti impreparati. Non è così che si ragiona in politica. La politica non si fa con i dispetti e con i colpi di mano.
Constato, infine, che oggi la vostra insistenza ad accelerare la data delle elezioni si è molto affievolita e che una parte dell’opposizione interna alla maggioranza ragiona diversamente rispetto alla volta scorsa.
La tattica la lascio a chi ne ha bisogno. La data delle elezioni, lo ribadisco, sarà scelta nel pieno rispetto della legge. State tranquilli che Oliverio non ricorrerà né a colpi di scena né a colpi di mano. La Calabria di tutto ha bisogno, tranne che di giocare al gatto col topo!”.