Si chiama "Provincia ribelle. Radicali, movimenti popolari e beni comuni nell’Italia meridionale" edito da il Mulino e scritto da Antonio Buttiglione, dottore di ricerca in Scienze storiche e dei Beni Culturali presso l'Università la Tuscia, borsista presso l'Istituto Italiano per gli studi storici di Napoli, che si è aggiudicato il premio "Sele d'Oro"  Mezzogiorno 2023 per la sezione saggistic assegnato nella cerimonia di premiazione a Oliveto Citra in provincia di Salerno. Un giusto riconoscimento per un talento, uno studioso della terra di Calabria che con grande orgoglio fa parlare di se negli ambienti accademici nazionali.

 

Il libro offre una nuova lettura della storia del Risorgimento nell'Italia meridionale nella prima metà dell'800 fino alla rivoluzione del 1848. Il caso di studio della Calabria dimostra che al di là delle tradizionali letture, la Rivoluzione passiva in Italia e della rivolta contadina per il possesso della terra lo sviluppo e il dialogo reciproco tra gruppi rivoluzionari radicali e il movimento popolare per la revindica  dei beni comuni,  hanno favorito l'emersione di un movimento politico  originale, moderno e in linea con le contemporanee tendenze europee. Oltre le tradizionali visioni di arretratezza , lo studio evidenzia come in Calabria si sia sviluppato un modello di politicizzazione popolare di massa  fondato sull' autonomia democratica e repubblicana dei comuni  e sulla gestione comunitaria  delle risorse collettive, terre, foreste, pascoli, miniere e acque pubbliche,  modello che ha favorito nel 1848 la prima rivoluzione repubblicana in un contesto rurale d'Italia. Il libro è il frutto di una ricerca decennale, da parte di Antonio Buttiglione, ora docente all'Università della Calabria, sui documenti  e le testimonianze in massima parte inedite negli archivi e nelle biblioteche di Roma , Napoli, Salerno, Cosenza, Catanzaro, e Reggio Calabria. Ricerca iniziata all'Università della Calabria  con la professoressa Marta Petrusewcz  e proseguita con un dottorato in scienze storiche presso l'università della Tuscia di Viterbo  e poi con L'Istituto Italiano per gli studi storici di Napoli  che ha promosso la pubblicazione del libro . Il volume per la sua valenza è stato scelto tra una rosa di volumi di grande pregio, portandosi a casa il prestigioso riconoscimento.

Antonio Buttiglione

Dottore di ricerca in Scienze storiche e dei Beni Culturali presso l'Università la Tuscia, borsista presso l'Istituto Italiano per gli studi storici di Napoli, l'Università di Pisa, in collaborazione con la Domus mazziniana, e presso il Politecnico di Milano. Le sue ricerche riguardano la politicizzazione delle aree rurali, i movimenti popolari ed il rapporto tra la politica e i beni comuni, le forme politiche e cospirative della borghesia liberale e radicale in Italia meridionale, tra il decennio francese e la rivoluzione del 1848.