Il 7,5% degli italiani vive in povertà assoluta: è quanto rileva un’indagine dell’Istat sullo stato delle famiglie in Italia nel 2021. Sarebbero, infatti, circa 5,6 milioni le persone che sussistono in una situazione di disagio economico, divisi tra soggetti individuali e famiglie.

Un dato che sembra essere molto simile a quello dell’anno precedente, considerando, anzi, un leggero calo rispetto al 2020, che registrava una percentuale pari al 7,7%.

La causa principale sarebbe “la ripresa” della spesa per consumi, ferma nel 2020, cresciuta del 4,7%, che avrebbe causato anche la crescita dei prezzi, e quindi, bilanciato questi dati, migliorandoli, anche se in minima parte.

Marcato il divario tra Nord e Sud: secondo gli stessi dati, infatti, le famiglie del Nord sembrerebbero aver avuto un’importante ripresa, passando dal da 7,9% a 6,9%.

Effetti sulle nascite

Lo stato di povertà degli italiani ha gravato notevolmente anche sui comportamenti demografici e sul numero delle nascite, considerando che il 2020 ha toccato i minimi storici di nascite dall’Unità d’Italia, sommato a un forte calo di matrimoni. Da mettere in conto, oltre che la crisi pandemica, anche la forte instabilità che questo periodo storico sta oberando sugli italiani, soprattutto sui giovani.