Elezioni comunali in Calabria: il grande ritorno dei soliti noti
In molti piccoli comuni, le elezioni sembrano più una tradizione familiare che un esercizio democratico

Il 24 e 25 maggio 2025, 19 comuni calabresi torneranno alle urne per eleggere sindaci e consigli comunali. Tra questi, Lamezia Terme e Rende spiccano come centri strategici, affiancati da Cassano all’Ionio e Isola Capo Rizzuto. In questi quattro comuni, superando i 15.000 abitanti, è previsto un eventuale ballottaggio l'8 e 9 giugno .
Ma la vera domanda che ci poniamo è: dove sono finiti i veri politici?
In molti piccoli comuni, le elezioni sembrano più una tradizione familiare che un esercizio democratico. Padri che passano il testimone ai figli, zii che sponsorizzano nipoti, e cene tra amici che decidono il futuro amministrativo del paese. In alcune realtà, il sindaco viene scelto tra una portata e l'altra, con un brindisi finale a suggellare l'accordo. E i giovani? Molti, forse per pudore o disillusione, scelgono di non candidarsi, lasciando campo libero ai soliti volti noti. Alcuni, invece, si presentano con liste civiche dai nomi altisonanti, ma spesso dietro si celano le stesse dinamiche di sempre.
Il “gioco dell'oca”
In questo contesto, le elezioni diventano una sorta di "Gioco dell'Oca" politico, dove si torna sempre al punto di partenza. Le promesse si ripetono, i programmi si somigliano, e la speranza di un vero cambiamento resta spesso un miraggio.
Eppure, la partecipazione è fondamentale. Anche in questo scenario, ogni voto conta e può fare la differenza. Perché, nonostante tutto, la democrazia si nutre di partecipazione, e ogni cittadino ha il potere di cambiare le cose, anche partendo dal proprio piccolo comune.