Una nuova arma contro il Covid è stata recentemente approvata dall’Agenzia Europea del Farmaco: il Nuvaxovid della Novavax, il nuovo vaccino che a breve sarà commercializzato e destinato alle fasce d’età superiore ai 18 anni. Gergalmente chiamato “il vaccino dei no-vax” grazie alla sua composizione diversa rispetto agli altri attualmente in commercio, questo potrebbe aderire alle ideologie dei più scettici e di quelli che, ancora ad oggi, rifiutano la somministrazione delle dosi richieste.

La nuova tecnologia a base di proteine ricombinanti, infatti, si differenzia dai vaccini a RNA messaggero e da quelli a vettore virale, che compongono i vaccini attualmente in circolo, garantendo, comunque, l’incolumità necessaria. Rispetto ai suoi predecessori, Nuvaxovid agisce in maniera più semplice, seguendo l’antica formulazione del vaccino: viene iniettata direttamente la “proteina spike”, presente sulla superficie della cellula del Coronavirus, che allerta l’organismo alla presenza del virus e indurrà, così, alla produzione di anticorpi necessari a contrastarlo.

Esso è stato testato su 45mila persone in un periodo in cui circolavano le varianti del Covid19 “alfa” e “beta”, condizione che, quindi, potrebbe non contribuire alla protezione dell’attuale “omicron”. Novità farmaceutica che risponde, ancora una volta, alla necessità di tutti, nella speranza di combattere in maniera permanente questa devastante guerra sanitaria.