Molti team di vertice della pallavolo italiana, maschile e femminile, rischiano di scomparire a causa

della crisi economica innescata dalla pandemia del Covid-19.

Così è un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da

Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile,

e Diego Mosna, presidente della Lega Pallavolo Serie A, che

hanno inviato una lettera congiunta a Vincenzo Spadafora,

Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, in cui espongono

preoccupazione per gli effetti economici della crisi sanitaria

sulla pallavolo italiana. Inoltre, chiedono un incontro per

concordare azioni e condividere strategie.

  "Rappresentiamo le 81 Società di vertice della pallavolo

italiana - è scritto nella lettera a Spadafora -, che non vivono

di aiuti statali, ma di risorse proprie, degli investimenti

fatti dai proprietari dei  club, dei ricavi dei diritti

televisivi, web, degli incassi dei biglietti venduti e del

contributo degli sponsor. Siamo abituati ad affrontare le

difficoltà, a mantenerci, a investire e a primeggiare nel mondo.

Gestiamo i campionati che vantano i migliori giocatori e

giocatrici,  fiore all'occhiello di un movimento di oltre

400mila tesserati e milioni di appassionati. Le nostre squadre,

lo scorso anno, hanno vinto in Europa e nel mondo praticamente

tutti i trofei messi in palio. Trofei che abbiamo portato a

Palazzo Chigi, nella casa del Governo per festeggiare ed

evidenziare la supremazia sportiva italiana nella nostra

disciplina".

  Secondo Fabris e Mosna, "il blocco delle attività sportive,

giusto e doveroso, decretato dal Governo, nel finale dei nostri

campionati, ha causato alle nostre Società,  signor Ministro,

enormi danni economici. Creandoci grandi difficoltà per quanto

riguarda il totale rispetto degli impegni contrattuali assunti

con gli sponsor, le tv, con atleti, atlete e staff tecnici,

inquadrati come dilettanti, che possono purtroppo contare in

misura marginale sulle tutele previste dai Decreti del

Presidente del Consiglio dei Ministri emessi per fronteggiare

l'emergenza Covid-19". La conclusione del ragionamento è che "le

nostre società non possono affrontare da sole simili emergenze,

perdite economiche tanto impreviste quanto grandi. Molte di loro

rischiano di scomparire non avendo la possibilità di iscriversi

ai prossimi campionati. Sappiamo che ha avuto modo di incontrare

la Federazione di Pallavolo, ma noi abbiamo problemi ben diversi

e reali rispetto a quelli che le sono stati rappresentati. Le

scriviamo dunque questa lettera per chiedere la possibilità di

poterla incontrare, nelle modalità che riterrà più adeguate, per

capire come il Governo intenda operare per aiutare le società

sportive di vertice, quelle che più investono risorse, peraltro

proprie".