Calabria e le sue "miracolose" Bandiere Blu 2024: premiati sulla carta, ma il mare resta un'incognita
Premiati per l’eccellenza ambientale, ma il mare calabrese è davvero pulito o anche quest’anno ci attendono spiacevoli sorprezze?

Una pioggia di riconoscimenti per le coste calabresi. Peccato che il mare spesso non sia dello stesso colore della tanto sbandierata bandiera.
Anche per la stagione estiva 2024, la Calabria ha visto confermato il numero elevato di Bandiere Blu assegnate alle sue coste. Un trionfo annunciato che ormai non sorprende nessuno, visto che ogni anno assistiamo a questo miracolo: tante spiagge ufficialmente premiate per qualità ambientale, pulizia e servizi, ma allo stesso tempo un mare che, a giorni alterni, decide inspiegabilmente di tingersi di marrone.
Bandiere Blu sì, mare pulito… forse
Sulla carta, tutto bene. Località come Tropea, Soverato, Roccella Jonica, Cirò Marina e molte altre si sono viste confermare l'ambito riconoscimento che, secondo i parametri ufficiali, certifica un livello qualitativo delle acque e dei servizi impeccabile. Poi arriva la realtà: la foto scattata e inviata dai turisti il 10 agosto, alle 14:25 (giusto per essere precisi), che racconta un'altra storia. Mare sporco, schiuma sospetta, detriti galleggianti, alghe marcescenti e qualche dubbia traccia di scarico abusivo. E allora ci chiediamo: come è possibile tutto questo?
Tante bandiere e nessuna certezza
Il fenomeno del mare impraticabile in determinati periodi, purtroppo, non è una novità per alcune zone della Calabria. Ma con tutte queste bandiere assegnate ogni anno, non dovrebbe essere praticamente impossibile che ciò avvenga? E invece, puntualmente, le segnalazioni arrivano, accompagnate da video e foto impietosi di utenti disperati e indignati.
Le istituzioni intervengono, ma a che serve?
Gli interventi delle istituzioni preposte sembrano talvolta più orientati a celebrare i premi ottenuti che a risolvere concretamente le problematiche ambientali. Gli annunci e le promesse di controlli rigorosi e interventi risolutivi ormai non si contano più. Ma che effetto hanno realmente? A giudicare dai fatti, davvero poco. Si interviene a stagione inoltrata, quando il danno ormai è fatto, e ci si limita spesso a soluzioni tampone. E così, anche quest'anno, la soluzione sembra essere soltanto una: sperare che il mare torni pulito da solo.
Speranza per il 2025: forse ci daranno altre bandiere
Guardando alla prossima stagione balneare 2025, ci viene naturale sorridere amaramente pensando che, forse, anziché soluzioni reali ai problemi, ci verrà offerta qualche Bandiera Blu aggiuntiva, come una sorta di contentino. Non chiediamo molto: solo di poter fare il bagno tranquillamente, senza temere che una semplice nuotata possa trasformarsi in una sgradevole avventura tra rifiuti, liquami o alghe maleodoranti. Forse nel 2025 andrà meglio… o forse no. Nell'attesa, prepariamo smartphone e fotocamere: tanto, come ogni anno, serviranno sicuramente.