E sono 42! In poco tempo le Forze dell'Ordine, la Magistratura e le Istituzioni tutte hanno inferto pesanti colpi alle mafie.



Specialmente, negli ultimi mesi vi sono stati arresti ponderosi a cominciare da Matteo Denaro Messina a finire ad Antonio Strangi.


 

Colpi duri che comprovano la volontà di questo Governo di fare sul serio e di proseguire nel percorso di bonifica e di taglio effettivo della parte malata della nostra società.

 

Senza aggiungere le ultime operazioni avvenute in Calabria che hanno dimostrato, ancora una volta, la collusione tra la 'ndrangheta, l'impresa e la politica.


 

Un connubio deleterio per la società che, però, esiste ed ha portato la regione ad avere sempre più un controllo quasi diretto da parte delle lobby trasversali di potere. Indagini certosine che hanno comprovato questo sistema corruttivo tendente, quasi esclusivamente, ad acquisire illegalmente risorse pubbliche per il bene di pochi.

 

Una tale azione, però, ha un vulnus: quello di arrivare sempre e spesso molto tardi, consentendo alla criminalità organizzata e alle lobby di gestire la cosa pubblica per molti anni, radicandosi sempre più nei gangli delle Istituzioni.


 

Ecco che soggetti insospettabili diventano il chiavistello per scardinare e derubare il bene pubblico. Ebbene, per tali condotte illecite bisogna creare un processo che abbia priorità e che, in caso di condanna, allontani definitivamente questi dal sistema istituzionale.

 

Molto importanti sono stati e sono, ancora, i testimoni ed i collaboratori di giustizia, che, però, devono essere maggiormente tutelati: loro mettono a repentaglio la propria incolumità, oltre quella dei familiari, per fornire un contributo, quasi sempre rilevante, per l'accertamento della verità. Meritano una maggiore attenzione e tutela.

 

Non possono essere dimenticati dopo aver consentito il raggiungimento del risultato. Su questi punti vi è necessità di maggiore attenzione ed impegno da parte di tutti i soggetti che possono fornire un forte contributo, a cominciare dalla politica sana. E per il centrodestra tale obiettivo è, certamente, prioritario.