I diritti del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese e di conseguenza quelli degli agricoltori sanciti dalla convenzione per i rilasci idrici da parte di A2A non sono rispettati. Nonostante la multiutility tenti di affermare il contrario.

Questo in estrema sintesi – afferma Fabio Borrello Presidente del Consorzio – quanto sta accadendo. Una situazione - chiarisce - che rimette all'ordine del giorno la "guerra dell'acqua" nelle campagne e che vede gli agricoltori ed il Consorzio in forte allarme. E' evidente che i volumi idrici non erano adeguati alle richieste del Consorzio. E  la situazione che si sta già verificando nel mese di giugno, con alte temperature, persistente siccità e assenza di piogge sta accentuando le già notevoli difficoltà alle aziende agricole.

La Convenzione – spiega Borrello – prevede un rilascio di acqua, a valle del Centrale di Magisano di 160mila metri cubi medi giornalieri. A2A, ne rilascia la metà e tra questi è compreso il rilascio per l'uso potabile. A nulla finora – commenta Borrello – sono valse le continue e ripetute sollecitazioni ad A2A per adeguare i volumi idrici. E chiedere il rispetto della Convenzione e l'immediato adeguamento dei rilasci.

Ci sono – ribadisce – conseguenze economico-sociali e il futuro e la gestione delle risorse idriche è argomento di grande attualità e quindi non possiamo che mettere in atto, a beneficio degli agricoltori, tutte le iniziative possibili, per ottenere "ad ogni costo" quello che legittimamente spetta agli agricoltori, perché non è accettabile che si penalizzino risorse vitali come il cibo e l'ambiente. a2a - commenta Borrello -assicura collaborazione ma poi nella realtà esercita una posizione dominante che – aggiunge – spetta alla Regione limitarla poiché proprietaria degli invasi silani.

Per garantire un sistema di sempre maggiore qualità e programmazione nella gestione, non ci siamo mai sottratti ad importanti momenti di confronto, che però per a2a, in passato hanno assunto un effetto dilatatorio mentre per il Consorzio, migliorare, condividere e uniformare l'assetto definitorio del ciclo dell'acqua è cruciale per mettere a punto scenari in grado di garantire un futuro all'agricoltura di qualità. Di tutto questo – conclude Borrello – costantemente abbiamo informato la Regione Calabria che deve vigilare sul rispetto della Convenzione.