Scatta la solidarietà degli agricoltori della Coldiretti con la donazione di quattro tonnellate di cibo Made in Italy per la popolazione dell'Ucraina.

Ad annunciarlo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, in occasione della mobilitazione dei giovani della Coldiretti a Verona contro la guerra che ha aggravato la situazione già difficile per il caro bollette. Coldiretti e Campagna Amica hanno consegnato a Don Marco responsabile della Chiesa Ucraina della Basilica di Santa Sofia a Roma, olio extra vergine d'oliva, pasta, passate di pomodoro, legumi, biscotti, ma anche farina, zucchero, formaggi, salumi e carne in scatola. La merce è stata caricata dai volontari sui tir partiti verso l'Ucraina.

Intanto i giovani di Coldiretti, insieme anche alla delegata Veronica Barbati, nella giornata di apertura della Fieragricola, manifestano tra bandiere della Coldiretti e quelle gialle e blu dell'Ucraina. Una mobilitazione che parte da un dato certo: il 25% dei giovani nell'ultimo mese ha ridotto la produzione a causa dei rincari energetici, aggravati ora dalla guerra in Ucraina, che hanno provocato un aumento record dei costi, dal gasolio ai concimi, dai mangimi ai materiali per l'imballaggio.

L'agricoltura, dice Coldiretti, è infatti l'unico settore con un calo del valore aggiunto dello 0,8%, in controtendenza all'andamento generale con un balzo del 6,6% del Pil rilevato dall'Istat nel 2021. La filiera agroalimentare assorbe da sola il 10% dei consumi energetici. A rischio lavoro e stabilità economica un'intera generazione. Sono 55mila le aziende guidate dagli under 35 che hanno una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. "Un fenomeno che rischia ora di essere messo all'angolo dall'esplosione dei costi alimentata dalla guerra, con i giovani agricoltori - spiega la Coldiretti - costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l'estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione.

Inoltre - continua Coldiretti - l'impennata del costo del gas e la scelta di Putin di imporre il divieto all'esportazione di nitrato di ammonio, prodotto fondamentale per la concimazione del grano, ha fatto schizzare verso l'alto i prezzi dei fertilizzanti, con rincari fino al 170%".