Che siano legate da un vincolo di sangue o dal semplice sentimento d’amore, la famiglia costituisce il nucleo fondamentale delle vite di ognuno, dove nasciamo e cresciamo. Ogni anno viene celebrata, il 15 maggio, la ‘Giornata Internazionale della Famiglia’ per ricordare l’importanza che essa ricopre per la nostra esistenza.

Istituita nel 1993 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il concetto di famiglia ha subito, nel corso del tempo, un forte mutamento. Nel giro di qualche decennio, si è potuto notare come gli stessi componenti che costituivano una famiglia, adesso sono completamente mutati, ampliando il concetto al “nucleo costituito da persone”. Quella canonicità dedita all’accoppiamento, ai figli e a quella struttura tradizionalistica e patriarcale, si è andata consumando per poter dare spazio ad altre formule ed altri elementi che più si adattassero all’era moderna. Usi e costumi sono strettamente legati all’espressione della famiglia, diversa nelle varie tradizioni di Paesi e Nazioni.

Oltre che al fattore culturale, esistono anche le problematiche legate all’economia e al mantenimento di più persone facenti parte di uno stesso nucleo. Secondo i dati Istat del recente report Indicatori demografici, infatti,  l’anno 2021 ha registrato solo 399 mila neonati, costituendo l’ennesimo traguardo storico del record di minore natalità mai registrato nella storia d’Italia.

Primo tra le cause di tale deficit è, sicuramente, lo stato di insicurezza generato dal lockdown, che ha portato non pochi scompensi a livello economico e sociale, dissuadendo molti dall’obbiettivo di costruire una famiglia e di investire soldi e tempo in un nucleo familiare.

Esso costituisce, oltre che un grave problema per ciò che riguarda il tasso di natalità, nuovamente in negativo, anche un crollo dei valori strutturali dell’essere umano, il quale si sta avviando, tendenzialmente, ad una individualità sempre più marcata.