Da Budapest...a Budapest...passando per Budapest. Non è uno scioglilingua, ma un tuffo nel passato e nel presente di Giovanni Tocci. Perchè quando si parla di lui non si può che parlare di tuffi.

La capitale ungherese, del resto, sembra proprio essere nel destino del campione di Rende. Perchè nel 2009, quando ancora non aveva compiuto quindici anni, Tocci conquistò proprio a Budapest la medaglia d'oro agli europei giovanili. Poi, fra i grandi, e prima del nuovo bronzo conquistato qualche giorno fa, sempre lì conquistò nel 2017 l'argento mondiale. Sempre dal trampolino da un metro. Nel mezzo anche svariati titoli italiani (che ormai neanche più si contano!) ed altre due medaglie d'argento europee conquistate nel 2016 e nel 2018 a Londra e Glasgow, giusto per cambiare aria.

Ma per un atleta l'aria che si respira alle Olimpiadi è unica e diversa da tutte le altre. Tocci l'ha già assaporata a Rio, nel "sincro" da tre metri. E si è già garantito la possibilità di respirarla nuovamente la prossima estate insieme a Lorenzo Marsaglia per un tuffo sincronizzato da tre metri, sognando un podio che idealmente parte da Rende...passa da Budapest...ed arriva fino a Tokyo.