Dopo la chiusura anticipata dell'amministrazione Pirillo, giunta al termine per le dimissione di 7 consiglieri comunali tra maggioranza e opposizione, è un continuo botta e risposta tra gli ex assessori e i dimissionari.

Il problema ora sembra ruotare intorno al servizio scuolabus, sospeso dal neo commisario prefettizio in attesa di definizione di gara. A parlare è l'ex assessore Isabella Ibno che tramite i social ha voluto porre alcune domande ai consiglieri dimissionari de "La nuova Longobucco".

 

Giorno 10 dicembre 2021 è stato pubblicato un post, sulla pagina Facebook della nuova Longobucco, dagli ex consiglieri con il titolo "Scuolabus nessuno stop!"

A distanza di un mese, -dice Ibno- sulla pagina Facebook del comune di Longobucco viene pubblicato un avviso dove si informa che il servizio scuolabus sarà sospeso in attesa di definizione della gara.

Per anni è stato garantito il servizio ai bambini delle frazioni. Cosa succede adesso? I tempi tecnici per l'espletamento della gara, come tutti sappiamo, sono lunghi e in questo arco di tempo saranno notevoli i disagi per i bambini e le loro famiglie. I consiglieri dimissionari, - ha continuato-, che con tanto di selfie affermavano che non ci sarebbe stato nessuno stop, erigendosi a salvatori della patria, si sono chiesti ora come faranno i bambini delle frazioni? Si sono chiesti se i genitori hanno la possibilità di fare avanti indietro per accompagnare i figli a scuola per garantire loro il diritto allo studio? Si sono chiesti se il servizio continuerà a essere gratuito, come è sempre stato, o avrà un costo che graverà sulle spalle delle famiglie che già fanno salti mortali per arrivare a fine mese?

Non penso che si siano posti tutte queste domande.

Sono sempre stata convinta che fare politica significhi mettersi a disposizione della comunità e bisogna essere degni della fiducia dei cittadini.

Ancora una volta mi chiedo era veramente necessario lo scioglimento del consiglio comunale a poco tempo dalla fine del mandato?

Ci tengo a precisare che stimo molto il commissario prefettizio, persona preparatissima ma che non conosce la realtà territoriale come il sindaco, la giunta e il consiglio scelti liberamente dal popolo. Complimenti!

I consiglieri dimissionari, - ha concluso-, dopo aver tradito la fiducia degli elettori, questa volta hanno tradito quella dei nostri bambini privandoli del diritto sacrosanto allo studio.