L'operazione Hope contro la 'ndrangheta che ieri mattina ha portato nel Mantovano all'arresto di nove persone coinvolte in un pestaggio ordinato da una donna di Mantova ai danni del nipote, ha portato i carabinieri del Noe a scoprire un traffico illecito di rifiuti tra Mantova e Prato.

  In carcere e agli arresti domiciliari sono finiti Alessandro Gnaccarini, 53 anni di Viadana (Mantova), e Gianluca Vendrasco, 40 di Treviso. Nei due capannoni nella loro disponibilità a Casaloldo e a Roverbella, in provincia di Mantova (un altro capannone con altre mille tonnellate di rifiuti è stato scoperto a Soiano, nel bresciano), i Noe hanno trovato stoccati rifiuti tessili per 1.200 tonnellate provenienti da laboratori tessili

di Prato.

  A mettere i carabinieri sulle tracce del traffico illecito di rifiuti sono state le intercettazioni telefoniche nei confronti di Antonio Loprete, legato alla cosa calabrese dei Bellocco, mentre con Marta Magri, un'assicuratrice abitante a San Giorgio di Tripoli con marito e figlio, più volte coinvolta in truffe varie, stava mettendo a punto l'aggressione al nipote. In una telefonata Loprete aveva garantito al sodalizio criminale calabrese di avere un luogo dove stoccare dei rifiuti.