L'Amministrazione comunale ha rivolto un appello a Calabria Maceri, a firma dei Dirigenti del Settore Ambiente, Ing.Giovanni Ramundo, e della Polizia Municipale, Arch.Giuseppe Bruno, perché sia consentito al Comune di Cosenza il conferimento giornaliero  di maggiori quantità di rifiuti residuali, rispetto alle attuali 60 tonnellate circa, sino alla completa rimozione dei cumuli ancora giacenti nelle zone periferiche della città e nelle frazioni. L'appello è stato rivolto dall'Amministrazione comunale anche al Presidente della Giunta regionale, al Prefetto di Cosenza e al Sindaco di Rende, nella sua qualità di Presidente della Comunità d'Ambito di Cosenza, affinché si adoperino, in un'ottica di cooperazione interistituzionale, ognuno per le proprie competenze, perché alla città di Cosenza sia rivolta la giusta attenzione e la dovuta considerazione istituzionale come capoluogo di provincia.

Obiettivo dell'appello, motivato con la salvaguardia dell'ordine pubblico, è – si legge nella lettera indirizzata a Calabria Maceri e alle altre autorità - la necessità di riportare celermente a condizioni di normalità l'igiene pubblica in tutto il territorio comunale, così da prevenire nuove e incontrollabili proteste come quella verificatasi nella giornata di ieri. “Il blocco dei conferimenti dei rifiuti residuali presso l'impianto di trattamento di Calabria Maceri, protrattosi per lungo tempo e dovuto all'indisponibilità di discariche presso cui poter abbancare gli scarti di lavorazione di questa tipologia di rifiuti - – si legge ancora nell'appello – ha determinato, in tutta la città, il formarsi di enormi cumuli di rifiuti, in quantità superiore alle 300 tonnellate che, oltre a costituire grave pregiudizio per il decoro urbano, sono divenuti fonte di potenziale rischio per l'igiene e la salute pubblica. A fronte di una disponibilità dell'impianto di trattamento a ricevere un quantitativo giornaliero di circa 60 tonnellate, sono stati pianificati, di concerto con il soggetto gestore dei servizi di igiene urbana, mediante un massiccio impiego di uomini e mezzi, distratti anche da altri servizi ritenuti meno essenziali, interventi di raccolta dei rifiuti indifferenziati, partendo dalle zone centrali della città, volti a ripristinare condizioni di normalità in tutto il territorio comunale, sotto il profilo del decoro urbano e dell'igiene pubblica.

L'impossibilità di poter aggredire contemporaneamente tutte le zone del territorio cittadino onde addivenire in tempi ragionevoli a condizioni di normalità, a causa dei limitati quantitativi di rifiuti residuali che giornalmente possono essere conferiti presso l'impianto di trattamento, ha determinato una forte e incontrollabile reazione da parte dei cittadini del centro storico e di altre zone periferiche che hanno riversato i rifiuti residuali per le strade, provocando il blocco della circolazione veicolare, tanto da richiedere l'intervento della Polizia locale e della Polizia di Stato per sedare la protesta che ha rischiato di degenerare e che ha fatto temere seri rischi per la sicurezza e la tenuta dell'ordine pubblico”.