Le eccellenze gastronomiche italiane conquistano i mercati internazionali


Tipicaly, il progetto del cosentino Riccardo Magarò, che si occupa di esportare prodotti tipici nel mondo, è arrivato fino in Georgia: è qui, nelle catene di food e beverage dello Stato, che le eccellenze delle aziende italiane hanno fatto ingresso. Grande, dunque, il successo del giovane imprenditore, a cui diverse sono le domande che si pongono.

Tipicaly ha conquistato la Georgia. Cosa sta succedendo?

«Tipicaly è un’azienda giovane e dinamica che si occupa della promozione e commercializzazione di prodotti italiani garantiti e di eccellenza. La nostra organizzazione sta, così, aprendo sedi in tutto il mondo. La Georgia, ma anche l’Ungheria e l'Azerbagian, sono solo l'inizio; presto apriremo anche in Marocco e in Russia. Tutto nasce perché stiamo notando che c'è un grosso interesse per i prodotti italiani purché siano veicolati da un marchio che ne garantisca la qualità e la veridicità. Tipicaly è tutto questo».

Quali sono i prodotti maggiormente richiesti?

«In realtà, sono desiderati tutti i prodotti italiani, tranne il vino. Sono richiesti, in modo più particolare, gli amari, le mozzarelle, l’aceto balsamico e il burro».

Quante aziende sono state coinvolte nel progetto? Dove sono ubicate?

«Sono molte. In questa fase, abbiamo portato in Georgia le aziende produttrici di pasta, di pomodorini in acqua e salsa, dolci per intolleranti, gelati per intolleranti, preparati per condimento, farina per pizza e molte altre ancora».

I prodotti entrano, quindi, non solo nei supermercati e nelle catene alimentari del luogo ma continuano pure a venire commercializzati online.

«Sì, i prodotti sono commercializzati in catene di distribuzione di prodotti di altissima qualità. In Georgia-Azerbagian esistono due catene di distribuzione che si distinguono dalle altre per l'altissimo livello di qualità. Per fare un esempio: la pasta è venduta a 15€ al kg. E poi continua la vendita online».

Qual è il valore, il valore aggiunto, di Tipicaly? Progetti futuri?

«Come già affermato, Tipicaly garantisce la qualità, la provenienza dei prodotti, si occupa della logistica e della documentazione per l'esportazione e, infine, un aspetto molto importante, apre le proprie sedi nei paesi in cui esporta i propri prodotti (sedi che saranno direttamente gestite dall’Italia). Credo che il suo punto di forza, il punto di forza del progetto, sia stato e sia quello di andare incontro alle aziende, di metterle in rete, di dargli l’opportunità di conoscere buyers stranieri e aprirsi strade internazionali sul mercato. Circa i progetti futuri, stiamo lavorando all’apertura di una sede di Tipicaly, sede ufficiale appunto in Italia, e poi l’avvio del franchising. In seguito ci apriremo pure in Marocco e in Russia».