Nei menu della vigilia di Natale ci sarà il pesce per il 71% degli italiani, con una ripresa degli acquisti dopo la flessione del 7% per il prodotto fresco registrato nei primi nove mesi dell'anno.

 




E' quanto emerge da un' indagine Coldiretti/Ixe' che segnala una forte presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie.

Italiani che però assaggeranno salmone importato (63%), ostriche (10%) e caviale (7%) spesso di produzione nazionale.

Per non cadere nelle trappole del mercato in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita proviene dall'estero, il consiglio della Coldiretti è guardare l'etichetta sul bancone, dove deve essere specificato il metodo di produzione ("pescato", "pescato in acque dolci", "allevato…"), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona (Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, anche attraverso un disegno o una mappa).

Per quanto riguarda il congelato c'è l'obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell'alimento è accompagnata dalla designazione "decongelato".

Per garantirsi la qualità il pesce fresco - ricorda la Coldiretti - deve avere inoltre una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l'odore non deve essere forte e sgradevole.

Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre - continua la Coldiretti - per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso.