Parlare al pancione durante la gravidanza modella il cervello del nascituro, tanto da renderlo capace fin dai primissimi giorni di vita di riconoscere e reagire diversamente alla propria lingua madre.

 

Lo dimostra uno studio dell'Università di Padova pubblicato sulla rivista Science Advances. I ricercatori hanno preso in esame 33 bambini nati da meno di cinque giorni da madri francofone e hanno fatto ascoltare loro una fiaba (Riccioli d'oro e i tre orsi) in francese, inglese e spagnolo.

 

Dai risultati dell'elettroencefalogramma è emerso che il loro cervello è già 'sintonizzato' sulla lingua materna: il suo ascolto scatena infatti un'attività neuronale più complessa che conserva una memoria delle risposte neuronali date in passato.

 

"Questo fatto - spiega Judit Gervain del Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università di Padova - indica che nel cervello dei neonati, l'esposizione alla lingua materna innesca processi cerebrali di natura complessa, dinamiche neuronali che probabilmente sono associate all'elaborazione e apprendimento della lingua. Questi processi sono molto meno forti quando i neonati sentono un'altra lingua, e possiamo concludere che siano stati generati ed evoluti durante lo sviluppo prenatale".

 

In altre parole, il cervello del neonato sembra essere strutturato per ricordare e rispondere in modo diverso alla lingua che ha ascoltato già prima della nascita e questa maggiore risposta indica una sorta di 'privilegio' linguistico che modella le prime fasi dell'apprendimento del linguaggio.

 

"Si tratta di una rivelazione - conclude la professoressa Gervain - che mette in luce la straordinaria capacità di adattamento del cervello, soprattutto in relazione con la grande complessità del linguaggio umano".