In Italia potrebbe arrivare fra 5-10 giorni il picco di contagi dell’attuale ondata pandemica alimentata dalla variante Omicron: è quanto lascia presupporre la lieve frenata della curva dei positivi ai tamponi molecolari registrata negli ultimi quattro giorni, un trend da confermare con i dati dei prossimi 2-3 giorni e che potrebbe risentire fra due o tre settimane degli effetti della riapertura delle scuole e dello shopping per i saldi.

 

 

 

 

 

 

Lo indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).



Curva relativa alla percentuale dei positivi ai test molecolari (fonte: Giovanni Sebastiani/ CNR)

“Lo shopping per i saldi e la riapertura delle scuole potrebbero cambiare le carte in tavola aumentando significativamente il numero di contatti tra le persone e soprattutto tra i più giovani, che al momento sono i più colpiti dal contagio: l’incidenza del Covid nella fascia sotto i 20 anni è tre volte più alta rispetto a quella delle persone dai 20 anni in su”, osserva Sebastiani.

“Per ridurre l’impatto sulla curva epidemica sarebbe utile ritardare di circa un mese la riapertura delle scuole (da recuperare durante l'anno scolastico o alla fine), offrendo la possibilità dello smartworking ai genitori, specialmente dei più piccoli. Le settimane di chiusura potrebbero essere sfruttate per fare test a tappeto sui ragazzi, sia tamponi che sierologici, e per potenziare le terze dosi in maniera selettiva, non solo negli anziani più a rischio per l’età, ma anche nei giovani che fanno circolare di più il virus. Ad oggi la copertura vaccinale è solo il 4,5% per i bambini tra i 5 e i 12 anni, mentre nella fascia tra i 12 e i 19 anni siamo al 75%”.

Liguria verso l’arancione, Emilia Romagna verso il giallo. Rischiano Toscana, Umbria, Abruzzo e Valle D'Aosta
La cartina dell’Italia si prepara a cambiare nuovamente i colori: se i dati di domani confermeranno il trend degli ultimi giorni, le analisi di Sebastiani indicano che Toscana e Umbria, Abruzzo e Valle D'aosta venerdì prossimo dovrebbero essere dichiarate gialle. Stesso destino avrebbe avuto la Campania se non ci fosse stato l'aumento di ieri della capienza delle terapie intensive. L'Emilia Romagna ha già i numeri da giallo e la Liguria da arancione, un destino che potrebbe toccare anche al Piemonte fra una decina di giorni e alle Marche fra poco meno di tre settimane, ma questi tempi potrebbero accorciarsi per via dell'influsso (ritardato) dell'impennata dei contagi negli ultimi dieci giorni.

 

 

 

 

 

 

 

Al momento in Italia “si registra una crescita lineare degli ingressi giornalieri nelle terapie intensive, probabilmente perché gli effetti della variante Omicron si devono ancora palesare”, osserva Sebastiani.

“Negli ultimi giorni sembra esserci una lieve frenata nel numero dei decessi, ma bisogna capire quanto abbiano influito le festività nella comunicazione dei dati. Di certo una speranza sembra arrivare dal Sud Africa, dove nelle ultime due settimane prima di Natale la letalità apparente (cioè il numero di decessi rapportato al numero di positivi registrati all’incirca due settimane prima) è stata pari a un terzo rispetto a quella registrata agli inizi di giugno”.