Domenica 21 novembre si celebrerà la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo e riflessione che viene dedicato ogni anno, la terza domenica di novembre, alle vittime di incidenti stradali ed ai loro familiari, proclamato per la prima volta dall’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) nel 2005.

Lo stesso giorno ricorrerà anche la “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada”, istituita in Italia nel 2017

La sicurezza stradale è una delle maggiori criticità che i Paesi Europei devono affrontare: l’impegno di tutti è quello di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050, e nel 2030 di ridurre de1 50% il numero sia delle vittime che dei feriti gravi.

Il raggiungimento di questi obiettivi non può e non deve essere utopico, non solo perché impegno comune nell’Unione Europea, ma soprattutto per dare dignità a quelle tante famiglie che piangono i loro congiunti, vittime di condotte di guida imprudenti.

Lo sforzo della Polizia di Stato, attraverso la Polizia Stradale, per contenere il numero dei sinistri mortali si esprime nelle oltre 397.000 pattuglie schierate su1 territorio dall’inizio dell’anno, che hanno permesso di accertare più di 1.500.000 di infrazioni, di ritirare 21.255 patenti di guida, con 2.477.333 punti decurtati.

Ma gli incidenti stradali sono causati nella maggior parte dei casi dai comportamenti sbagliati dei conducenti e dal mancato rispetto del codice della strada.

E’ una questione di responsabilità individuale poiché i controlli di polizia, da soli, non potranno mai essere sufficienti se, contemporaneamente, chi si mette alla guida non mostra attenzione, con la propria condotta, al rispetto della vita propria e degli altri.