L’unica certezza nei rapporti tra l’Italia del dopoguerra e il mondo arabo è l’ambiguità.

Di questa ambiguità, che fu un comportamento necessario, uno degli interpreti più abili è Pietro Buffone, storico esponente della Dc calabrese, che gli estimatori e gli amici chiamavano Pierino.

Gli ispiratori di questa “ambiguità” sono essenzialmente due: Enrico Mattei e Aldo Moro.
Tuttavia, non serve soffermarsi troppo su questi due giganti dell’Italia contemporanea, perché i protagonisti di questa storia sono altri: oltre Buffone, Roberto Jucci, ex generale dei carabinieri ed ex 007. E con loro, Mu’ammar Gheddafi, vittima di un “pacco” paragonabile alla vendita della Fontana di Trevi nel mitico Totòtruffa.

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