Una delle miniere più antiche d’Europa si trova in Calabria. Per la precisione, nella Valle dell’Esaro. Un’ulna (cioè, un pezzo d’avambraccio) appartenuta a un ventenne preistorico e sepolta sotto un masso nell’ingresso, fa capire che questo posto è frequentato da tantissimo tempo: oltre 20mila anni, stando ai risultati del radiocarbonio.

Che ci fa un resto umano così antico in una grotta? Probabilmente, indica una “presa di possesso”. «È probabile che nell’alta preistoria queste enormi cavità naturali fossero considerate luoghi sacri», spiega Felice Larocca, archeologo e ricercatore dell’Università di Bari,
L’umidità, fortissima, ha lavorato le rocce nel corso dei secoli.

Una, in particolare, somiglia a un volto umano e dà il nome al sito: Grotta della Monaca.

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